Aereo scomparso nel Cilento: rottami nelle reti di un pescatore
| di Luigi MartinoRinvenuti, a largo del litorale di Acciaroli, altri resti dell’aereo da turismo scomparso, nei cieli del Cilento, il 13 maggio del 2018: a ripescare numerosi rottami del velivolo, nel tardo pomeriggio di ieri, è stato un peschereccio della zona, il cui equipaggio, stupito per l’insolito ritrovamento, ha allertato immediatamente la locale Capitaneria di Porto. Lo rende noto Stile Tv.
Dopo aver gettato le proprie reti da pesca, infatti, l’imbarcazione ha trascinato e poi issato dalle onde la fusoliera dell’ultraleggero anfibio ed un relativo galleggiante, identico a quello che fu avvistato da un elicottero dei vigili del fuoco nel medesimo tratto di mare il 17 maggio scorso, ovvero quattro giorni dopo la tragedia, e poi recuperato dalle motovedette classe 800SAR e 500 del Circondario Marittimo di Palinuro.
A causa del peso della carcassa, il biposto si è spezzato e parte delle lamiere sono ripiombate negli abissi, a circa 100 metri di profondità, ma il comandante del peschereccio ha potuto fornire le coordinate esatte.
Questa mattina, il personale in servizio presso la guardia costiera di Agropoli, diretto dal t.v. Giulio Cimmino, procederà con le operazioni di recupero dai fondali dell’aereo, con il coordinamento della Direzione Marittima di Napoli: ai militari cilentani spetterà, ovviamente, la conferma ufficiale che si tratti dello stesso velivolo (modello Savannah) a bordo del quale viaggiavano il 56enne Giuseppe De Maggio di Messina e la 53enne Rossella Gimignano di Catanzaro, che avevano partecipato alla 18° edizione del ‘Meeting di primavera’, tradizionale festa dei piloti di Castiglione del Lago, per poi dirigersi a Nicotera, in Calabria, prima di lanciare l’ultimo SOS, agganciato nei pressi del Monte Stella nel Cilento.
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