Agropoli, Careca agli ‘Eroi del calcio’: «Maradona un genio, il più forte di tutti»
| di Antonio Vuolo«Il tifoso vuole sempre di più, soprattutto dopo la vittoria di uno scudetto. Quest’anno, purtroppo, non sta andando bene. Ci sono stati tre cambi di allenatore e diversi giocatori infortunati, ma mi auguro che questa stagione possa finire nel miglior modo possibile e che possiamo pensare all’anno prossimo per rifarci alla grande, perché i tifosi meritano di avere una squadra sempre in alto». Così ha commentato la stagione del Napoli ieri sera l’ex centravanti brasiliano del Napoli, Antonio Careca, in occasione della terza edizione de “Gli Eroi del Calcio”, l’iniziativa promossa da Antonio Ruggiero e svoltasi presso l’aula consiliare del Comune di Agropoli. Tra l’entusiasmo dei tifosi partenopei e degli appassionati di calcio, il campione carioca ha ritirato il premio Ussi “Vincenzo Margiotta”, dedicato allo storico centravanti agropolese della Salernitana ai tempi del Grande Torino.
«È sempre straordinario l’affetto che mi viene riservato quando torno in Italia, grazie Agropoli», ha evidenziato Careca dopo aver ritirato il riconoscimento dalle mani del presidente nazionale dell’Ussi e giornalista Rai, Gianfranco Coppola, e dalla famiglia Margiotta. Tra i temi di maggiore attualità in casa Napoli c’è anche il futuro di Osimhen, prossimo alla cessione nella sessione estiva di calciomercato. E allora, Careca, che ha segnato caterve di gol, ha aggiunto: «Non so quale sarà il futuro di Osimhen, ma mi auguro che possa continuare a fare bene proprio come ha fatto a Napoli. L’ho conosciuto, è un ragazzo perbene e con il Napoli ha fatto molto bene, segnando tanti gol e contribuendo alla vittoria dello Scudetto. Spero che il club, nel caso in cui dovesse davvero partire, possa trovare un nuovo calciatore all’altezza di Osimhen».
A chi prova a giocare sul suo valore nel calcio moderno ha risposto senza mezzi termini: «Non c’è prezzo, non c’è prezzo». I paragoni non si sprecano mai, anche se le epoche sono diverse. Da un lato la Ma-Gi-Ca, dall’altro il Napoli che ha conquistato lo Scudetto dopo ben 33 anni. «Ma è difficile fare paragoni. Con Maradona non si può mai fare la comparazione. Era tutto diverso quando giocavo io, un calcio diverso. C’era Diego, un genio, il più forte di tutti, non c’è storia. E poi c’era Giordano, c’erano tanti giocatori bravi che facevano una grande differenza. Però se dovessi scegliere, ti dico sicuramente che quando giocavo io era più bello», ha sottolineato poi ai cronisti locali. Con l’attaccante brasiliano, che con il Napoli ha vinto una coppa Uefa, uno scudetto e una supercoppa italiana, c’è anche il massaggiatore Salvatore Carmando, che irrompe sulla scena: «Se non ci fosse stato Diego, Careca sarebbe stato il più forte al mondo. Quando stava bene, ci faceva davvero divertire tanto».
E l’attaccante brasiliano ricambia: «Carmando era fortissimo. Ci divertivamo dentro e fuori dal campo. Era un fenomeno anche lui. Sento ogni tanto la mancanza di questo periodo meraviglioso». A fare gli onori di casa, insieme al sindaco Roberto Mutalipassi, il promotore dell’iniziativa, Antonio Ruggiero: «È bello poter condividere questi momenti con i grandi campioni del calcio, tra cui Careca, che ci ha deliziato con i suoi ricordi». La visita di Careca nel Cilento è proseguita poi in serata ad Ascea, dove ha preso parte a un’iniziativa organizzata dal Club Napoli Velia Azzurra.
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