Agropoli, palazzo Sanfelice tornerà all’antico splendore
| di RedazioneIl palazzo Sanfelice, che domina la piazza d’armi del castello angioino aragonese, riacquisterà il suo antico fascino. L’amministrazione comunale di Agropoli, guidata dal sindaco Adamo Coppola, ha infatti completato l’iter progettuale per i lavori di restauro dell’edificio, risalente al ‘700. L’azione del tempo lo aveva ridotto in un rudere. Negli anni scorsi soltanto alcune sale sono state riqualificate, grazie all’intervento del Comune e ad un finanziamento della regione Campania. Ma il progetto approvato dalla giunta comunale consentirà di agire sull’intera struttura, rendendo fruibili una serie di locali che ben si prestano ad accogliere eventi, manifestazioni, convegni e cerimonie da vivere in una location da favola.
Con il restauro del palazzo baronale si completeranno i lavori di riqualificazione dell’antico maniero, iniziati negli anni scorsi quando il castello fu prima acquisito al patrimonio comunale e poi sottoposto ad interventi di recupero e risanamento, con il rifacimento della piazza d’armi e di alcune sale. Il progetto esecutivo, e già cantierabile, ha ottenuto tutti i pareri necessari. La spesa per i lavori sarà di circa 4,5 milioni di euro, fondi che l’Ente ha intenzione di attingere da finanziamenti di enti sovra-comunali.
«Quando fu acquistato il castello, il sogno era quello di poterlo restituire alla comunità e di renderlo interamente fruibile. Con l’approvazione del progetto di recupero del palazzo baronale ci avviciniamo a questo traguardo. Finalmente torneremo a rendere splendido un simbolo della nostra città, come sarà stato in passato», ha detto il sindaco Adamo Coppola. «Il castello ha enormi potenzialità – ha aggiunto il primo cittadino – lo abbiamo riscontrato nel numero di visitatori che registra ogni anno e di eventi e cerimonie che vengono organizzate. Ma si può fare molto di più. Con il recupero del palazzo Sanfelice avremo a disposizione ulteriori spazi, rendendolo il luogo ideale per eventi, cerimonie, convegni nazionali ed internazionali ma anche per mostre ed esposizioni».
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