Agropoli, ragazzini sparano alle anatre del Testene: scene registrate dalle telecamere

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Agropoli, ragazzini sparano alle anatre del Testene: scene registrate dalle telecamere

Una scena di crudeltà si è consumata in pieno giorno, nell’Oasi del Fiume Testene, ad Agropoli, un’area protetta che ospita diverse specie di fauna selvatica, tra cui anatre e uccelli migratori. Gerardo Scotti, ambientalista, che da anni difende l’area, ha denunciato un episodio di maltrattamento nei confronti degli animali, che ha sconvolto la comunità locale.

Secondo il racconto di Scotti, alcuni individui si sono presentati nell’oasi durante il giorno con pistole a piombini e, senza alcun timore di essere visti, hanno iniziato a sparare agli animali. In seguito, hanno sistemato una sedia sul muretto e si sono messi a giocare a tiro a piattello, utilizzando i poveri esseri viventi come bersagli. Finito il loro “gioco”, hanno gettato la sedia e si sono allontanati indisturbati, senza che nessuno sembrasse notare nulla.

Il culmine dell’episodio si è verificato quando, a seguito di questo vile atto di violenza, è stata notata la scomparsa di una delle anatre, una delle creature più simboliche dell’oasi. Questo atto, che non solo è illegale ma anche eticamente inaccettabile, ha suscitato una forte indignazione tra i cittadini e gli attivisti locali.

“È un atto gravissimo”, ha dichiarato Scotti, “che non possiamo permetterci di ignorare. L’Oasi del Fiume Testene è un luogo di tranquillità e protezione per la fauna selvatica, e simili episodi non solo minano la sicurezza degli animali, ma mettono in pericolo l’intero ecosistema.”

Le autorità locali sono state informate dell’incidente e sono attualmente alla ricerca dei responsabili, ma per Scotti e per molti altri cittadini di Agropoli, il rischio che episodi di questo tipo si ripetano è troppo alto. “Dobbiamo proteggere i nostri animali e i nostri spazi naturali”, ha concluso l’ambientalista, esortando tutti a collaborare per preservare l’integrità dell’oasi e denunciare comportamenti simili.

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