I più preziosi francobolli del Regno di Italia in mostra
| di Federico MartinoSarà inaugurato domenica 27 marzo, alle ore 11, il nuovo allestimento dello spazio espositivo del Palazzo Civico delle Arti di Agropoli, presso l’ex Pretura, con una mostra filatelica dal titolo “I protagonisti, i luoghi e gli eventi dal Risorgimento all’Unità d’Italia nella filatelia”.
Al taglio del nastro saranno presenti il sindaco, Franco Alfieri, l’assessore all’Identità Culturale, Franco Crispino ed il curatore, il noto filatelico Pasquale Fascitiello. La mostra che è tra le attività di punta del calendario della città di Teano, sede tra le più importanti degli eventi ITALIA150, ha eccezionalmente concesso alla cittadina cilentana il privilegio di ospitare una mostra che a maggio tornerà a Teano per essere visitata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Lo spazio ospiterà nei suoi saloni, recentemente restaurati dall’Amministrazione comunale, una serie di importanti mostre didattiche e documentarie. La prima di queste, fortemente voluta dall’assessore Crispino, espone ad Agropoli alcuni tra i più preziosi francobolli del Regno.
L’hobby del collezionare e classificare le carte valori postali ebbe inizio a fine Ottocento in Gran Bretagna e Francia. Nel XX secolo si sviluppò ed allargò il suo interesse non solo al singolo francobollo ma ad interi postali, annulli, tariffe postali, percorsi di invio dei documenti e alla semplice immagine che sul francobollo era rappresentata. Nel tempo anche il modo di collezionare i francobolli è cambiato. Nei primi anni spesso veniva conservata la sola vignetta e ritagliato tutto il margine rimanente, in quanto i francobolli erano privi della dentellatura. Il francobollo fece la sua prima comparsa in Italia il 1° giugno del 1850 quando il Regno Lombardo-Veneto emise la sua prima serie che comprendeva 5 valori diversi. Nel giro di pochi mesi anche gli altri stati italiani preunitari si dotarono di francobolli. L’ultimo degli antichi stati italiani ad adottare il francobollo fu il Regno delle Due Sicilie, nel 1858. Di questi, tutti di colore rosa, alcuni divennero una grande varietà, dopo che il governo garibaldino ne riprese la lastra di stampa utilizzando l’azzurro al posto del rosa. Questo francobollo rimasto in circolazione per un solo mese, è tra i più rari della storia postale italiana.
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