Alfieri: «Richieste economiche del Corisa senza fondamento ed irreali»
| di Federico Martino«Le richieste economiche del CoRiSa4 sono senza fondamento ed inesigibili. Anzi sarà il comune di Agropoli a chiedere un risarcimento danni al consorzio stesso per cifre superiori ad 800 mila euro per il mancato raggiungimento della percentuale minima di raccolta differenziata a causa dell’assoluta inefficienza ed inefficacia del servizio prestato che ha comportato aggravi e danni al bilancio comunale». La precisazione arriva dal sindaco di Agropoli Franco Alfieri e dall’assessore al bilancio Adamo Coppola in merito a notizie in cui si presentava una presunta posizione debitoria del comune di Agropoli nei confronti del Corisa per oltre 3 milioni di euro.
Il sindaco Alfieri e l’assessore Coppola annunciano, inoltre, che «l’amministrazione comunale è disponibile ad incontrare il commissario liquidatore del Corisa per valutare insieme la situazione ed aiutare, nelle nostre possibilità e realmente per il dovuto, gli operai che non ricevono lo stipendio, i quali non possono pagare sulla loro pelle la pessima gestione del consorzio degli anni passati. E’ sbagliato far passare l’idea che il debito è responsabilità dei comuni».
«In particolare – spiegano – nei presunti 3 milioni di euro sono incluse anche fatture già saldate che si riferiscono ai canoni dal 2005 al 2008 e fatture oggetto di contenzioso, quindi non esigibili. Ciò sembra quasi una precisa volontà del Corisa per mettere in cattiva luce il Comune di Agropoli. Inoltre, gran parte delle fatture riguardano prestazioni d’opera che non hanno supporto giuridico e sono cifre, dunque, non dovute da parte del comune di Agropoli. La pulizia della città di Agropoli, infatti, doveva essere garantita in virtù di un contratto unico firmato tra Comune e Consorzio con pagamento in canoni mensili regolarmente saldati. Il consorzio, però, ha svolto una sorta di doppia fatturazione, fatturando i canoni come da contratto e per lo stesso servizio fatturava prestazioni extracontrattuali non richiesti dal comune. Ciò ha comportato la restituzione di fatture prive di copertura giuridica e finanziaria, valutate come duplicazione di costi. In questo modo è iniziata una serie di richieste unilaterali da parte del Consorzio di pagamenti per servizi che dovevano essere svolti nell’ambito del contratto ma che il Consorzio imputava a Carico del comune come se fossero servizi extra-contrattuali».
A motivare la richiesta di risarcimento per oltre 800 mila euro la constatazione che «l’attività del Corisa 4 non ha permesso di raggiungere il limite minimo di percentuale di raccolta differenziata che, non solo non ha permesso di realizzare economie, ma soprattutto ha comportato a causa dell’assoluta inefficienza ed inefficacia del servizio prestato aggravi e danni al bilancio comunale per una cifra di circa 700 mila euro nel triennio 2006/2008. A questa cifra vanno aggiunti altri 100 mila euro relativi al ristoro ambientale che i Consorzi di Bacino devono versare ai comuni in cui sorgono i siti per lo stoccaggio di rifiuti (si fa riferimento al deposito fatto dal Consorzio dei rifiuti in località Gorgo) ed alle cifre che toccano ai comuni che svolgono la raccolta differenziata e che scaturiscono dagli accordi Anci-Conai per la vendita dei materiali differenziati (carta, cartone, ferro ecc.) che il consorzio non ha mai restituito al comune di Agropoli».
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