Precisazioni del sindaco Alfieri sul bilancio di previsione
| di Federico Martino«Non abbiamo indebitato l’ente, ma al contrario di quanto sostiene l’opposizione abbiamo avviato una incisiva azione di investimenti, per un reale ed atteso sviluppo della città, coniugata ad un’oculata gestione di risanamento economico finanziario dell’ente. I risultati del nostro operato sono trasparenti, sono stati presentati in un pubblico incontro e sono contenuti in una brochure dettagliata consegnata ai cittadini e che è possibile visionare anche attraverso il sito istituzionale del Comune. L’opposizione cerca di buttare ombre, noi presentiamo fatti concreti». Sono le parole del sindaco di Agropoli Franco Alfieri che risponde alle accuse della minoranza consiliare e spiega il senso del bilancio di previsione 2010 approvato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale.
«Aver posticipato a fine giugno l’approvazione del bilancio di previsione, così come previsto da norme del Governo – la premessa del sindaco Franco Alfieri – è sintomatico delle difficoltà degli enti locali nell’elaborazione del più importante atto di programmazione della vita amministrativa. Gli enti locali, infatti, sono ormai condizionati da vincoli sempre più stringenti sia nazionali sia europei e dai forti tagli ai trasferimenti statali».
«Il bilancio 2010 – spiega il primo cittadino agropolese – ha come obiettivo la prosecuzione del programma elettorale avviato tre anni fa. Si sviluppa su due direttrici: politica di investimenti in grado di garantire sviluppo per la città, visibile e testimoniata dai tanti cantieri, e dall’altro, risanamento dell’ente. Infatti, nonostante il riconoscimento di debiti fuori bilancio e transazioni ereditati dal passato, abbiamo un bilancio saldo che si è chiuso nel 2009 con un avanzo di circa 700 mila euro, grazie anche ad una incisiva azione di recupero fiscale. Sul patto di stabilità, invece, c’è molta disinformazione. Lo sforamento – precisa Alfieri – è stata una scelta voluta, convinta e necessaria. Non è indebitamento, ma volontà di pagare le imprese impegnate nella realizzazione delle tante opere pubbliche avviate. Eravamo ad un bivio: restare immobili e bloccare il processo di sviluppo oppure continuare nella trasformazione e nelle crescita della città. Noi abbiamo scelto la seconda alternativa».
«Il nostro obiettivo – afferma l’assessore al bilancio Adamo Coppola – è lasciare l’ente in completo equilibrio economico finanziario. Stiamo riuscendo a coniugare da una parte la regolarizzazione di una situazione debitoria pregressa ed ereditata dall’attuale amministrazione e, dall’altra, a dare un’accelerata al recupero fiscale causato dall’evasione. Su questo secondo aspetto, in particolare, si lavorerà ancora con tanta determinazione, considerati anche i risultati soddisfacenti raggiungi fino ad oggi con un positivo rientro di residui attivi. La minoranza presenta numeri e cifre che secondo loro rappresentano un indebitamento, per noi sono investimenti in opere e servizi per la città, attesi da decenni e che per immobilismo amministrativo non sono stati mai attuati. Parlano di 16 milioni di euro di debiti, in realtà sono tutti investimenti in opere pubbliche. Anzi, per essere più precisi, gli investimenti con accensione di mutui delle passate amministrazioni è di circa 7 milioni, con la nostra amministrazione sono di circa 9 milioni, per un totale oggi dunque di 16 milioni. Sulla questione Tarsu, Domini e i consiglieri di minoranza dimostrano ancora una volta di non saper fare i conti. Nell’anno 2007 le tariffe erano di 1,35 euro, mentre nel 2009 sono state portate a 1,85 euro con un aumento del 37% e non del 60 % così come affermano erroneamente. Fermo restando che le nostre tariffe, confrontate anche ad altre città simili ad Agropoli, sono le più basse. Ci accusano, ancora, sulla questione castello, ma basta pensare che proprio in virtù dell’acquisto del maniero siamo riusciti ad ottenere già un finanziamento di 1,1 milioni di euro per il recupero e la riqualificazione».
«Accanto a questi aspetto – aggiunge Coppola – continueremo nell’incisiva azione di investimenti, con strategiche opere pubbliche. Tra queste, ad esempio, la realizzazione del cineteatro, lo spostamento del mercato settimanale, la caserma della Guardia di Finanza, l’inaugurazione del Palazzo delle Arti presso l’ex Pretura, la palazzina di servizi nell’area del mercato della frutta che ospiterà gli uffici del Giudice di Pace. Attenzione alla qualità della vita con il completamento della metanizzazione, il restyling urbano delle vie cittadine, la realizzazione di un moderno parco giochi presso il parco pubblico Bonifacio e così via. Impegno che sarà orientato inoltre a turismo, cultura e politiche sociali e del lavoro».
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