«Al Curto di Polla pazienti covid ricoverati in reparti ‘normali’»: la denuncia della Fials
| di Pasquale SorrentinoProblematiche legate ai pazienti Covid all’ospedale “Luigi Curto” di Polla. Vengono avanzate dal sindacato ma anche da alcune situazione che si sono registrate nei giorni scorsi. Inoltre nonostante quanto rimarcato dalla Regione Campania ancora non c’è stata la riapertura degli ambulatori. Al “Curto” di Polla sono ricoverati pazienti Covid in reparti “normali”. Pazienti che hanno altre patologie e che sono risultati positivi. Una denuncia già avanzata dalla Fials e dalla Cisl. La Cisl rimarca quanto sta avvenendo.
“E’ del tutto evidente -ha denunciato Alfonso Della Porta Segretario Provinciale della CISL FP che la scelta di ricoverare pazienti Covid positivi non è del tutto agevole e genera ulteriore pericolo di contagio a carico degli stessi pazienti e degli operatori con la possibilità di generare cluster pandemici all’interno del Presidio che poi si sviluppano in tutto il paese. Attualmente questa disorganizzazione originata da decisioni affrettate e in assenza di un quadro complessivo di riferimento sta nuocendo gravemente la salute dei pazienti e degli operatori sanitari tutti”.
In aggiunta, è recente la notizia di un paziente positivo presso il reparto di Geriatria che anziché trasferirlo nell’ospedale Covid del territorio si è ben pensato di ricoverarlo presso l’Ortopedia dello stesso presidio “che si ricorda non essere reparto rientrante nel novero delle malattie infettive”. Non solo. I trasferimenti tra reparti o per esami specifici all’interno dello stesso ospedale avviene in barelle contenitive, non sempre funzionanti al cento per cento tanto che vengono accompagnate da infermieri con nebulizzatori per sanificare l’area circostante. E infine dal sindacato chiedono l’apertura degli ambulatori come disposto dalla Regione e ancora non avvenuto a Polla.
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