Al Ciclope fiori e lacrime per ricordare Crescenzo, la mamma: «Che posto macabro»

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Al Ciclope fiori e lacrime per ricordare Crescenzo, la mamma: «Che posto macabro»

Antonio Della Ragione e Anna Simeoli, mamma e papà di Crescenzo, sono tornati sul luogo della tragedia un anno dopo. Proprio lì, a pochi passi da dove quella notte del 10 agosto del 2015 ha perso la vita il 27enne di Varcaturo. Crescenzo è stato schiacciato da un masso che non è mai stato ritrovato. Un anno dopo nessuno ha ancora pagato il conto di quella drammatica festa di San Lorenzo. Ci sono quattro indagati (il sindaco Romano, il proprietario del Ciclope Sacco e due tecnici) ma le indagini preliminari non sono state ancora chiuse dagli inquirenti della procura di Vallo della Lucania. Mercoledì 10 agosto, proprio a Varcaturo, paese nel quale Crescenzo viveva, si è tenuta una messa in suo onore. Il giorno seguente, invece, don Gianni Citro, parroco di Marina di Camerota, ha deciso di ricordare il giovane durante l’omelia delle 19. Tra i banchi della chiesa Sant’Alfonso di piazza San Domenico, c’era la famiglia e gli amici di Crescenzo. Dopo la messa i presenti si sono recati al Ciclope. «Un anno e ancora nessun colpevole – scrive la mamma di Crescenzo su Facebook postando la foto che ritrae la corona di fiori e l’immagine del giovane che è stata lasciata dinanzi al locale -. Spero che il paradiso intero sia con te. Che posto macabro, i giovani devono essere ospitati in posti sicuri». Il papà, Antonio, ha pianto per tutto il tempo all’ombra di quel costone che gli ha portato via l’unico figlio. «È vergognosa l’indifferenza di chi suona e balla durante un momento così sentito, a pochi passi dai genitori di Crescenzo – ha tuonato il consigliere di opposizione Pierpaolo Guzzo ai microfoni de La Città -. A pochi metri di distanza c’era chi piangeva la morte di un figlio e che si divertiva. Questo non è giusto. Anche perché quella struttura sorge in un’ area sic e non potrebbe fare musica ad alto volume». Mercoledì pomeriggio, giorno dell’anniversario della morte, durante il consueto party pomeridiano che si svolge al Ciclope beach, i ragazzi hanno battuto le mani in ricordo di Crescenzo e hanno lasciato volare in cielo una lanterna bianca.

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