Alfieri e presunta videochiamata in carcere, agente Penitenziaria annuncia querela

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Alfieri e presunta videochiamata in carcere, agente Penitenziaria annuncia querela

Nelle ultime ore stanno circolando voci sul presunto coinvolgimento di un assistente capo coordinatore della Polizia Penitenziaria di Fuorni in una vicenda controversa. L’accusa, completamente infondata secondo l’interessato, riguarda una presunta videochiamata tra il Presidente della Provincia, Franco Alfieri, e una persona esterna alla struttura, avvenuta durante l’orario di servizio del poliziotto.

In una dichiarazione pubblica sui social, l’agente si è detto “stupito e addolorato” per le accuse, ribadendo con forza la propria assoluta estraneità ai fatti.

“In queste ore stanno circolando voci e foto denigratorie sul mio conto. – scrive l’agente –
Chiara la volontà di ledere la mia persona e la mia integrità affermando che durante lo svolgimento del mio lavoro di assistente capo coordinatore di Polizia Penitenziaria a Fuorni avrei consentito una videochiamata tra il Presidente della Provincia Franco Alfieri e persona esterna alla struttura.

E’ un’accusa destituita di fondamento che mi lascia di stucco e addolora, considerando il mio rispettabile percorso professionale, politico e umano. Chi mi conosce sa che ho dedicato la mia vita alle Istituzioni, avendo alle spalle 28 anni di servizio, di cui circa 20 al Gruppo Operativo Mobile che vigila su persone soggette al regime del carcere duro.
Ho lavorato sempre con dedizione ed alto senso di responsabilità, integrando il mio impegno professionale con quello di Consigliere Comunale, tenendo separate le due cose e orientando la mia condotta in base ai principi di legalità e giustizia. Proprio per questo, appena avvertite le prime voci relative al mio presunto e infondato coinvolgimento in questa vicenda, mi sono rivolto prima al Comando del carcere, che ringrazio per avermi espresso massima fiducia, e poi alla Procura della Repubblica, alla quale ho ribadito la mia totale estraneità ai fatti.
Naturalmente mi sono adoperato in questo senso per difendere la mia onorabilità e dignità”.

L’agente annuncia querela nei confronti di Iannone: “Certo del mio operato e confidando nell’ottimo lavoro della Magistratura, rappresento che ho già conferito mandato ai miei legali di querelare per diffamazione il Senatore Antonio Iannone, che ha diffuso notizie gravemente lesive della mia sfera personale e professionale e ha dato in pasto ai social ed alla stampa la mia immagine con l’intento di infangare il mio nome e la mia famiglia, fortemente segnata da questo polverone, rendendomi così bersaglio di un disegno politico ormai chiaro.
Trovo gravissime le accuse, ancor di più intollerabili perché provenienti da un esponente delle Istituzioni il cui ruolo pubblico mal si concilia con la diffusione di notizie false”.

Il Procuratore della Repubblica di Salerno Giuseppe Borrelli intanto ha smentito la notizia del trasferimento di Alfieri presso altro carcere. “Di talchè la stessa notizia della videochiamata da parte di un detenuto potrebbe rivelarsi infondata. Insomma, la verità emerge sempre e lo farà anche stavolta”, chiosa l’agente.

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