Latticini insostituibili nella Dieta Mediterranea
| di Biagio CafaroIl latte e i suoi derivati sono basilari nella dieta mediterranea, la migliore per vivere in salute e la prima a essere tutelata dall’Unesco. E’ una delle “eccellenze” italiane, tanto da essere tutelata dall’Unesco. Cosi’, dal 16 novembre 2010, la Dieta Mediterranea e’ entrata nel patrimonio immateriale dell’umanita’: un evento che viene celebrato dall’Unesco e dal ministero delle Politiche Agricole con un convegno internazionale in corso a Pollica e Palinuro, nel cuore del Cilento, dal 24 al 26 febbraio 2011. A rendere unica la Dieta Mediterranea sono il riuscito rapporto tra gusto e nutrizione e il risvolto sociale di questo modello alimentare, che mette la convivialita’ al centro della vita quotidiana. Nel menu mediterraneo, ricco di nutrienti e di composti protettivi, non mancano mai cereali, frutta, verdure e olio d’oliva, ma un ruolo importante lo giocano anche altri alimenti. A partire dai latticini, che vengono posti, primi fra gli alimenti di origine animale, nella Piramide alimentare della dieta mediterranea moderna elaborata dal CIISCAM (Centro interuniversitario internazionale di studi sulle culture alimentari mediterranee). Il latte e i formaggi sono alimenti basilari della nostra tradizione alimentare: come nella colazione all’italiana, dove il latte e/o lo yogurt si completano nutrizionalmente con i cereali dei prodotti da forno (quali pane e biscotti) o nell’equilibrato e gustoso “piatto unico” che si ottiene condendo pasta o riso con sugo e formaggio. Ma la Dieta Mediterranea non e’ fatta solo di alimenti a forte valenza salutistica. E’ piuttosto un vero e proprio stile di vita, poiche’ rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola. Di recente molti aspetti dello stile di vita mediterraneo sono cambiati e questo ha provocato importanti ripercussioni sulla salute. Difatti gli adulti dei Paesi mediterranei sono tuttora meno soggetti al sovrappeso e all’obesita’, mentre accade il contrario per i bambini, che sembrano aver perso quei fattori protettivi di cui si sono giovati i genitori.
Fonte: AGI
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