All’università una tesi di laurea su Angelo Vassallo: ‘La rivoluzione amministrativa e culturale del sindaco pescatore’
| di Luigi MartinoDario Vassallo, Presidente Fondazione Vassallo: «Per capire davvero chi è Angelo Vassallo e cosa ha fatto per la sua terra è necessario andare a ritroso nel tempo e raccontare cosa era e come era Acciaroli prima che Angelo diventasse “il sindaco pescatore”».
“Un eroe ‘normale’, un uomo, Angelo Vassallo, che ha sacrificato con la sua vita l’impegno di difendere e migliorare il suo territorio e le sue persone. Con la sua opera di uomo semplice onesto e lungimirante, attraverso la sua carriera politica, è arrivato a raggiungere successi straordinari nel Cilento. Ambientalista convinto, amato dai suoi concittadini, ha sempre operato nell’ottica del bene comune in una regione malata e straordinaria come la Campania. Vassallo era noto come il Sindaco Pescatore, per il suo passato professionale, per l’amore per il mare e per la sua terra, che nella sua attività di amministratore lo aveva sempre ispirato. È stato esempio di rigore nel rispetto della legge, con modi severi e fermi, che però hanno permesso di mantenere intatta la bellezza di uno dei luoghi più caratteristici del Cilento: emblematica la sua ordinanza di una multa fino a mille euro per chi venisse sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette”. Si legge questo nella tesi di laurea di Raffaele Ruocco Cilentano che ha presentato per la sua tesi di laurea al corso di Laurea in Economia Aziendale, in Diritto Amministrativo, dal titolo “La rivoluzione amministrativa e culturale del Sindaco Pescatore. Rifondiamo il Comune”.
«Quando un Sindaco con il suo operato, con la sua rettitudine, entra nelle università, e diventa materia di studio, significa che siamo riusciti a stimolare la coscienza critica e culturale di un intero Paese». A dirlo è Dario Vassallo fratello del Sindaco Pescatore e Presidente della Fondazione Angelo Vassallo.
«Angelo Vassallo era un semplice sindaco di un paese sperduto del Cilento che con la sua lungimiranza lo ha trasformato da “terra di briganti” in terra di onestà e gente perbene. È stato uno dei pochi sindaci attivi realmente per cambiare il volto e le sorti del Cilento. Oggi, Angelo Vassallo, è un messaggio che percorre l’Italia e l’Europa, grazie al lavoro svolto dalla Fondazione e grazie alle persone come Raffaele».
«Angelo Vassallo era una rottura di scatole, come solo chi ha il coraggio di andare controcorrente sa essere, ancora oggi è considerato tale, ma alla prima del film, vogliono venire tutti. Angelo è stato capace di attuare un’autentica “rottamazione politica” – insiste Dario – in un luogo in cui, ciclicamente e tacitamente, si ripetevano gli stessi scenari con le affini dinamiche annesse. Purtroppo, dopo la sua morte, anziché proseguire lungo il sentiero che Angelo aveva tracciato, si è tornati alla politica di 50 anni fa. Per questo ancora oggi è essenziale e necessaria l’azione della Fondazione che nasce nel nome dei suoi ideali: insegnare ai giovani, sradicare i sistemi di potere che logorano questa terra e spingono i nostri ragazzi ad emigrare. Noi diciamo basta e non ci fermeremo».
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