Alta velocità Cilento, Castiello: «Treni determinanti per sviluppo turistico del Parco»
| di RedazioneIl senatore Francesco Castiello, da sempre attento ai trasporti ferroviari e allo sviluppo dell’economia turistica nell’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sostiene che lo sviluppo turistico non può prescindere da adeguati collegamenti ad alta velocità. “Nel corso degli Stati generali del turismo, a Chianciano Terme il 28 e 29 ottobre 2022, l’Istat ha rilevato che il Cilento risulta tra i primi tre brand turistici territoriali italiani. Sempre l’Istat ha riferito che l’emergenza pandemica ha indotto cambiamenti nei comportamenti dei turisti, favorendo il turismo di prossimità.
I collegamenti con i treni Frecciarossa e Frecciargento di Trenitalia costituiscono un valido strumento per favorire il raggiungimento delle località turistiche del Cilento, dalle grandi metropoli, in tempi congrui e consoni con i canoni del turismo di prossimità. Per tali ragioni e al fine di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici verso il territorio del Parco Nazionale dei Cilento, Vallo di Diano e Alburni è stato chiesto ai vertici di Trenitalia di confermare con il nuovo orario, in vigore dall’11 dicembre 2022, tutte le fermate dei treni Freccia nelle stazioni di Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri.
Nel contempo, considerato che nel periodo invernale e primaverile i turisti si spostano in prevalenza nei week end, è stata chiesta la nuova fermata del Frecciargento 8509 Sibari-Bolzano, che attualmente transita la mattina verso le ore 8.30 circa, nonché del corrispondente Frecciargento 8519 Bolzano- Sibari, che attualmente transita alle ore 20.30 circa. Questo nuovo collegamento alta velocità favorirebbe l’arrivo dei turisti il venerdì sera e la partenza degli stessi il lunedì mattina.
Il binomio turismo-trasporti è imprescindibile, per tali ragioni il mio impegno per migliore i collegamenti ferroviari è funzionale allo sviluppo dell’economia turistica nei territori del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”.
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