Alta velocità, comitato civico 1987: «Stazione Sapri abbandonata per disinteresse»
| di Maria Emilia CobucciIl comitato civico 1987 di Sapri, che 34 anni fa lottò in prima fila per scongiurare la soppressione delle fermate dei treni a lunga percorrenza nella Stazione di Sapri, è sceso nuovamente in campo per la questione attinente la nuova tratta dell’Alta Velocità. Una diatriba che da mesi ormai è attenzionata dai diversi soggetti politi, istituzionali e sociali presenti nell’intero territorio cilentano. Il rischio infatti sarebbe costituito da una esclusione completa del Cilento costiero dal nuovo tracciato dell’Alta Velocità. Un danno in termini economici e turistici per tutta l’area che, secondo il nuovo tracciato elaborato da RFI, verrebbe esclusa dell’importante infrastruttura.
“Al di là della retorica il nostro obiettivo principale è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto a tale problematica e mostrare ciò che fino ad oggi è stato “nascosto” – ha dichiarato il presidente del Comitato Civico 1987 Vittorio Napolitano – Sapri è da sempre un centro di smistamento di treni e personale delle ferrovie in quanto era stato strutturato per tali motivi. Oggi invece è in uno stato di completo abbandono per il disinteresse delle istituzioni ad ampio raggio”.
Subito dopo il presidente Napolitano è entrato nel vico dell’annosa questione. “Oggi apprendiamo che per motivi che tuttora non riusciamo a comprendere si è privilegiato un altro percorso per il passaggio dell’Alta Velocità, quello del Vallo di Diano rispetto al passaggio naturale e mediterraneo che ripercorrerebbe il vecchio tracciato: quello più breve, meno accidentato ed esposto a eventi sismici e frane”.
Si tratta dunque di una scelta che penalizzerebbe l’intera area che va da Paestum a Maratea e che ogni anno nel periodo estivo ospita oltre 2.5 milioni di turisti. “Considerate le decisioni adottate – ha poi concluso Napolitano – è necessario che almeno si valuti la possibilità di percorrere con una variante il tratto Buonabitacolo – Sapri in modo tale da ridare ossigeno a tutta questa zona che altrimenti dovremo mettere in terapia intensiva”. Anche la politica saprese alza la voce. La minoranza chiede un “mentre Gentile sonnecchia, Rfi presenta il piano commerciale e taglia fuori Sapri dall’AV. – scrive il gruppo di minoranza “Sapri Democratica” -. Speriamo che il Sindaco si sveglia e convochi con urgenza il consiglio comunale per assumere un atto forte in difesa della nostra città “.
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