Alta velocità, dibattito pubblico a Sapri. Zucchetti: «Spieghiamo a tutti le scelte fatte»
| di Redazione“Siamo venuti a Sapri, come avevamo promesso”, l’ha detto il professore Roberto Zucchetti, coordinatore del Dibattito pubblico sul progetto dell’Alta velocità ferroviaria Romagnano-Praia a Mare, in apertura dei lavori appena conclusi nel municipio di Sapri. “Siamo qui – ha aggiunto – per parlare con i cittadini del Golfo di Policastro, per spiegare perché sono state fatte certe scelte e non altre. Ci sono dei motivi di natura tecnica ma anche per spiegare che queste scelte non tolgono nulla alla possibilità di servire al massimo questi territori, perché il sistema ferroviario sta cambiando moltissimo. Dobbiamo toglierci l’idea che c’è l’Alta velocità e c’è il resto. Le linee sono sempre più interconnesse”.
La parola è poi passata ad Antonio Gentile, sindaco di Sapri, che ha puntualizzato: “Le posizioni del Comune di Sapri sono state già ampiamente espresse in tutte le sedi. Noi manteniamo la nostra posizione, non solo come città di Sapri e come comprensorio, ma anche come cittadini italiani in merito all’opportunità che il tracciato dell’Alta velocità ferroviaria da Buonabitacolo scenda poi verso Sapri per continuare verso sud. Ai fini dell’economicità, dell’efficienza, dell’efficacia del servizio e dello stesso intervento, passare per Sapri è sicuramente opportuno e giusto, da un punto di vista anche ingegneristico. Quindi la nostra posizione è sicuramente quella di passare da Buonabitacolo verso Sapri e continuare per la Calabria, non dunque di seguire l’attuale percorso che invece è stato scelto”.
I tecnici di Rfi e di Italferr hanno poi illustrato i dettagli del nuovo tracciato dell’Alta velocità ferroviaria e gli investimenti anche sulla linea tradizionale. “Nessuna linea – ha sottolineato Marco Marchese, direttore dell’Area investimenti Sicilia e Calabria di Rfi – viene regionalizzata, esclusa o emarginata. Inoltre, il Dibattito pubblico si sta svolgendo secondo le norme. Il progetto in discussione è stato già approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, il massimo organismo tecnico dello Stato, sia pure con delle prescrizioni”.
L’ingegnere Pietro Bruni, della Direzione investimenti di Rfi, ha ribadito che l’attenzione è stata posta sullo scambio modale, non solo sull’integrazione della rete merci e sulla sostenibilità, nei limiti di ciò che il territorio presenta. “Agropoli-Praia e Gioia Tauro-Reggio Calabria sono i due tratti più lenti – ha detto Bruni – e per recuperare su queste “lentezze” abbiamo dovuto valutare un tratto alternativo. Il tracciato interno, che chiude su Praia, ci garantiva le nuove ipotesi, tenuto conto dei corridoi autostradali per efficacia trasportistica, realizzazione e economia del progetto”.
Come si è arrivati al tracciato proposto in progetto è stato chiarito da Nicol Mancuso, project engineer di Italferr per il tracciato ferroviario in discussione. “Abbiamo considerato quali pilastri della valutazione – ha detto Mancuso – orografia, strumenti di pianificazione del territorio, studi di contesto in cui inserire l’infrastruttura. Nel fare gli studi abbiamo valutato tre opportunità: il corridoio via Praia, quello via Sapri e uno via Maratea».Tutte e tre le soluzioni sono state descritte in vincoli e opportunità tecnico-economiche.« Ancora, – dice Mancuso – abbiamo preso in esame la rete dei Parchi, le riserve naturali e le distanze in dislivello che potevano compromettere lo sviluppo della nuova linea”.
Nello specifico della scelta è entrata la relazione dell’ingegnere Silvia Nardoni, titolare del Coordinanento Italferr dell’analisi multicriteria. Il suo intervento è stato centrato su come viene sviluppata l’analisi e come questa contribuisce alla valutazione della complessità infrastrutturale, di sostenibilità ambientale di efficacia trasportistica, di realizzazione e di economia del progetto. «Analisi – ha puntualizzato Nardini – che si sviluppa su fonti normative, approcci metodologici e scientifici a supporto del gruppo di lavoro con esperienze decennali maturate sul tema. Il tutto in stretto dialogo con il Consiglio superiore dei lavori pubblici». Al netto di questo – ha concluso – l’analisi multicriteria ha giustificato soprattutto per la rete trasportistica e per impatto e sostenibilità ambientali la linea per Praia».
Il dibattito si è animato con gli interventi dell’avvocato Francesco Maldonato, direttore del Polo museale di San Giovanni a Piro, che ha sottolineato di riconsiderare il già richiesto passaggio del tracciato da Sapri, prospettando questioni di rischio sismogenetico per quello attuale, dall’interno verso Praia, e ponendo l’accento sull’intermodalità che si avrebbe, cambiando scelta, con l’aeroporto di Pontecagnano.
Gli altri cittadini e portatori di interessi intervenuti hanno richiesto il passaggio del tracciato da Buonabitacolo verso Sapri.
©Riproduzione riservata