Alta velocità, la presidente della Commissione Europea risponde alla lettera di Maldonato
| di Luigi Martino«Gentile Presidente, Le scrivo per segnalarLe una palese incongruenza contenuta nel progetto per la “NUOVA LINEA AV/AC SALERNO-REGGIO CALABRIA”, inserito nel Piano Nazionale per gli investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (tratta Battipaglia-Romagnano-Praja a Mare, art. 4 comma 2 della Relazione Tecnica di accompagnamento)». Inizia così la lettera che l’avvocato Franco Maldonato ha inviato a Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea.
«Con detto progetto è stata abbandonata l’originaria determinazione di ristrutturare e consolidare la tratta ferroviaria che si snoda lungo la dorsale tirrenica (Battipaglia-Sapri-Paola-Lametia-Reggio Calabria) e formulare opzione per una nuova tratta a monte della storica linea – continua Madonato -. Tale opzione contrasta in maniera plateale con la scelta green che il Governo ha rivendicato a giusto titolo negli interventi parlamentari e nel corso della relativa discussione come specifica connotazione del Pnrr. Connotazione che, del resto, riflette apposita direttiva strategica dell’Unione Europea, che si disporrà verosimilmente a scrutinare la compatibilità dei singoli Piani nazionali alla stregua di tale criteriologia».
La lettera entra nell’aspetto tecnico, fornendo dettagli e anche alcuni riferimenti storici importanti. Poi le conclusioni: «Invero, se l’obiettivo dichiarato della nuova opera è quello di conseguire un risparmio di appena 30 minuti sull’intero sviluppo della linea Salerno-Reggio Calabria, non c’è dubbio che sul piano della valutazione squisitamente economica il risparmio conseguibile sulla tratta di specie non è comparabile:
- con il gravissimo danno all’ecosistema naturalistico-ambientale dell’area compresa tra gli Alburni e il Vallo di Diano, nel perimetro del Parco Nazionale;
- con gli obiettivi (in parte qua) di decarbonizzazione, che sono alla base del Next Generation EU, in relazione alla sicura emissione, nell’arco di tutto il prossimo decennio, di una maggiore quantità di CO2 recuperabile forse soltanto dal XXII secolo.
Per converso – e sempre in un’ottica di carattere economico e non solo finanziario – non è revocabile in dubbio che gli Alburni e il Vallo di Diano sono già attraversati dalla linea Sicignano- Lagonegro, che, sebbene sostanzialmente dismessa, è ancora armata e, se rifunzionalizzata e completata fino a Salerno (con una oculata allocazione dei fondi del PNRR), garantirebbe una concreta relazionalità con l’HUB di AV più prossimo. Credo, sig. Ministro, di aver sottoposto alla Sua prudente attenzione tutte le acquisizioni necessarie e sufficienti perché possa adoperarsi ai fini di una rimeditazione del progetto di specie prima che lo stesso venga sottoposto all’esame dei competenti Organi dell’U.E.».
La risposta dagli uffici della Commissione Europea non si è fatta attendere. Tutti i documenti tra gli allegati in basso.
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