Alta velocità Sapri, comitato 1987 incontra Pierro e critica consiglio comunale a porte chiuse
| di Maria Emilia CobucciContinua senza sosta la lotta del Comitato civico 1987 di Sapri per la questione dell’Alta Velocità che vede coinvolta a pieno titolo la Citta di Sapri. Per tale ragione ieri mattina il comitato ha incontrato il consigliere regionale Attilio Pierro alla cui attenzione sono state sottoposte due importanti proposte: la sollecitazione al Viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli sul progetto Alta Velocità e la richiesta di audizione del Comitato civico 1987 alla Commissione Trasporti della regione Campania. Istanze quest’ultime totalmente condivise dal consigliere regionale Pierro che inoltre ha garantito di coinvolgere tutte le vie istituzionali possibili, regionali e nazionali, per evitare il totale abbandono di questi territori. Considerato che secondo quando riportato dal Comitato sono le più idonee per non mortificare alcuna popolazione, senza perdere di vista gli obiettivi perseguiti dai fondi di recupero che mirano a favorire lo sviluppo dei territori. Ma oltre a definire la linea da seguire in merito all’annosa questione, da parte del Comitato vi è stata una dura puntualizzazione in merito al consiglio comunale monotematico previsto dall’amministrazione comunale di Sapri il prossimo 30 Agosto.
«Preme tuttavia sottolineare in merito al consiglio comunale del 30 agosto – riferiscono dal Comitato – che la scelta della seduta a porte chiuse ci pare inopportuna né utile ai fini dell’importanza del tema trattato. A tal proposito stigmatizziamo il comportamento delle istituzioni locali che mentre da un lato consentono imbarazzanti assembramenti canori in piazza Plebiscito, dall’altro impediscono la legittima e doverosa partecipazione democratica della popolazione ad un’assise di tale importanza per lo sviluppo e il futuro del nostro territorio.Avremmo anche ritenuto fattibile tenere il Consiglio Comunale all’aperto favorendo cosi’ la partecipazione della cittadinanza. Trattandosi di un atto inqualificabile e ingiustificabile, chiediamo alle istituzioni di ravvedersi e consentire l’esercizio della democrazia in un frangente di tale importanza. Ai consiglieri comunali tutti che avvertissero la gravità della crisi democratica in atto va l’invito a farsi portavoce nelle sedi opportune delle esigenze sopra richiamate», infine chiosano dal Comitato.
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