Alta Velocità, sindaci del basso Cilento: «Se non avremo risposte scenderemo in piazza»
| di Maria Emilia Cobucci«È necessario che entro fine mese le istituzioni preposte ci diano le giuste risposte altrimenti scenderemo in piazza». È quanto sostenuto ieri pomeriggio a Sapri all’unisono da parte di tutti gli interlocutori che hanno preso parte all’incontro pubblico che si è tenuto in villa comunale, per il nuovo tracciato dell’Alta Velocità che da mesi è motivo di preoccupazione nell’intero Basso Cilento. Organizzata dal Comitato Civico 1987, l’assemblea pubblica ha visto la partecipazione di tutti i sindaci del territorio, del vicepresidente della Provincia Carmelo Stanziola, del presidente della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo Vincenzo Speranza, delle associazioni di categoria e soprattutto dei cittadini tutti uniti per il raggiungimento di un unico obiettivo: portare l’alta Velocità nel Basso Cilento e nel Golfo di Policastro.
Dopo l’abbandono da parte di Rfi della tratta Tirrenica, è l’Alternativa 2 dello studio di fattibilità, Battipaglia- Vallo di Diano- Sapri- Praia, l’unica proposta che per l’area a sud di Salerno può essere presa in considerazione e che dovrà essere perorata affinché l’intero Cilento non venga tagliato fuori da una delle infrastrutture più importante per il Sud Italia. Una battaglia senza mezzi termini che vede la partecipazione anche del Sindaco di Maratea Daniele Stoppelli sostenitore dell’iniziativa proposta dal Comitato Civico 1987 e che si è detto pronto ad affiancare il Cilento in tutte le azioni che verranno messe in campo nei prossimi mesi. Un connubio Campania – Basilicata che unisce due diverse regioni nella lotta per il passaggio dell’Alta Velocità.
«Metteremo in campo tutte le azioni necessarie affinché i rappresentanti governativi, regionali e di Rfi ascoltino la nostra posizione – ha dichiarato Vittorio Napolitano presidente del Comitato 1987 – È ‘unica soluzione percorribile». Una posizione che ha visto il sostegno anche del vicepresidente della Provincia Stanziola che da mesi ormai, attraverso alcuni incontri e il supporto di diversi sindaci, è sceso in campi a sostegno del passaggio dell’Alta Velocità nel Golfo di Policastro.
«Ci auguriamo che il Ministero tenga in considerazione il Cilento – ha dichiarato Stanziola – fatto di realtà importanti e che dunque non può essere bypassato completamente dall’Alta Velocità». Dello stesso avviso il Presidente della Comunità Montana Vincenzo Speranza. «C’è stata finalmente una presa di coscienza da parte di tutti, soprattutto dei cittadini, del problema che sta riguardando l’area Cilento – ha affermato Speranza. Stiamo parlando di una delle infrastrutture più importanti per il sud Italia degli ultimi 50 anni. È una battaglia rispetto alla quale è necessario che anche le delegazioni regionali e parlamentari assumano una posizione visto che sono loro che ci rappresentano».
Soddisfatto dell’incontro è apparso il Sindaco Antonio Gentile pronto insieme agli altri rappresentanti locali a perorare in tutti i modi la causa dell’Alta Velocità. «Ringrazio tutti i Sindaci presenti che hanno dimostrato la disponibilità a volere intervenire come gruppo – ha chiosato Gentile – Abbiamo fatto tante attività in questi mesi però questa sera abbiamo assunto una forza maggiore. Perché oltre alla volontà politica e degli amministratori è emersa la volontà dei cittadini del Golfo di Policastro che qualora dovesse essere necessario si daranno appuntamento anche in piazza per supportare questa causa». Una causa che ha coinvolto anche i giovani del territorio che attraverso il loro rappresentante Emanuele Vita hanno fatto sentire la loro voce. «Abbiamo voluto contribuire in maniera attiva alle azioni del Comitato 1987 proponendo anche una petizione online come strumento per sensibilizzare la popolazione – ha infine affermato Vita – Siamo contenti delle grande affluenza che c’è stata questa sera ed è importante una presa di conoscenza da parte di tutti I cittadini affinché la decisione ultima circa il passaggio dell’Alta Velocità prenda in considerazione la nostra posizione».
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