I commercianti cilentani si sono adeguati alla proroga sui sacchetti di plastica
| di Biagio Cafaro
Dal primo gennaio le buste di plastica non esistono più, quantomeno virtualmente. Nella pratica i sacchetti di plastica possono essere distribuiti dai negozi fino ad esaurimento scorte. La norma che prevedeva la scomparsa dei sacchetti di plastica era stata introdotta nella Finanziaria 2007, dove si prevedeva che a partire dal primo gennaio del 2010 i sacchetti di plastica non dovevano essere più distribuiti. Tale termine poi è stato prorogato di un anno. Chi in questi giorni ha fatto spesa, si è accorto che è cambiato poco. I sacchetti di plastica ancora sono in distribuzione, e ciò è dovuto al decreto Milleproroghe approvato nella mattinata del 22 dicembre 2010. In tale decreto si precisa che i commercianti possono distribuire i sacchetti di plastica, gratis. La proroga prevede che i sacchetti di plastica possono essere distribuiti fino ad esaurimento scorte, e non possono più essere acquistati né dal commerciante né dal cliente. La grande distribuzione deve cessare la distribuzione di sacchetti di plastica entro il 30 aprile, le strutture di vendita più grandi, entro il 31 agosto, i negozi più piccoli, entro il 31 dicembre. Se si dovesse scoprire che sullo scontrino venisse riportato il prezzo del sacchetto, bisognerebbe avvertire le autorità competenti in quanto non bisognerebbe pagarlo. A sostituire i sacchetti di plastica saranno i sacchetti biodegradabili. Ad oggi i commercianti che sono provvisti di sacchetti biodegradabili non sono molti, ma non mancano. Questa mattina è stato fatto un sopralluogo presso alcuni negozi di Vallo della Lucania. Nessun commerciante ha fatto pagare i sacchetti di plastica, mentre, in un caso, sono stati consegnati sacchetti biodegradabili.
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