Il BEN-ESSERE della vita nel Parco del Cilento e Vallo di Diano
| di Domenico Nicoletti
Parmenide di Elea
Una passeggiata nel parco non è solo un modo per trascorrere un pomeriggio: è invece una componente essenziale per migliorare la propria salute. A sostenere che trascorrere del tempo in mezzo alla natura è necessario per il proprio benessere fisico e mentale è uno studio realizzato dai ricercatori dell’University of Illinois guidati da Frances “Ming” Kuo. Gli studiosi hanno incrociato i dati di diversi studi realizzati negli ultimi anni in cui si cercava di capire se, effettivamente, la vita all’aria aperta e a contatto con la natura procurasse davvero benefici a corpo e mente. Cosa ne è emerso? Che l’accesso agli ambienti naturali migliora le funzioni cognitive, l’auto-disciplina e aiuta a controllare gli impulsi, contribuendo a una migliore salute mentale mentre, al contrario, la non frequentazione di spazi verdi è legata a deficit di attenzione, a iperattività e a più alti tassi d’ansia e di depressione. Ambienti circondati da alberi ed erba favoriscono inoltre il recupero fisico e psicologico post-operatorio, aiutano a mantenere elevati livelli di attività sportiva e migliorano il funzionamento del sistema immunitario; per contro, invece, gli ambienti meno “verdi” sono associati a maggiori tassi di obesità infantile, a percentuali più alte di malattie cardiovascolari e a più alta incidenza di mortalità. Come se non bastasse “in ambienti poco verdi si riscontrano tassi più elevati di aggressività e violenza, anche dopo l’aggiustamento dei risultati per reddito e altri fattori. Chi, invece – conclude Kuo – vive a contatto con la natura è più generoso e socievole. Percepisce maggiormente i legami di vicinato, sente un più forte senso di comunità e di fiducia reciproca ed è più disponibile ad aiutare gli altri”. Più di altre aree protette del Mediterraneo, il Parco del Cilento e Vallo di Diano è il luogo straordinario dove tutte queste componenti si concentrano e si esaltano nella realtà attraverso la storia e lo studio di questa terra e il suo stile di vita. Lo è nella famosa ricerca di Ancel Keys sulla Dieta Mediterranea oggi patrimonio intangibile dell’umanità dell’UNESCO, ma ancora di più nell’ispirazione geniale del pensiero eleatico di Parmenide per il quale l’Essere è una dimensione assoluta, che permea di sé anche il pensiero filosofico stesso (è la medesima cosa l’essere e il pensare). Poiché l’essere coincide col pensiero, quest’ultimo non è in grado di oggettivarlo, perché per farlo dovrebbe uscirne fuori: ma ciò è impossibile, perché al di fuori dell’Essere non c’è nulla. Parmenide raccoglie in questi luoghi d’ispirazione e potenza creativa un concetto assoluto che pervaderà tutta la cultura moderna e ha permesso a questa terra di essere dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Una terra che ancora oggi ispira uomini geniali e scienziati di fama internazionale e che deve tornare ad ESSERE “il luogo” della creatività e della genialità umana.
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