Sequestrate opere abusive in località Linora: denunciate 6 persone
| di Federico MartinoA seguito di segnalazioni pervenute alla centrale operativa del comando di polizia locale di Capaccio, i caschi bianchi, agli ordini del comandante Antonio Rinaldi, congiuntamente a personale della Capitaneria Porto di Agropoli, dopo aver effettuato i dovuti riscontri, procedevano al sequestro e sgombero coatto di aree demaniali marittime, in località Linora, illecitamente occupate da privati mediante la realizzazione di opere edili abusive. Già agli inizi di giugno del 2002, gli agenti della polizia locale di Capaccio avevano sottoposto a sequestro penale varie opere nella medesima zona, consistenti in un viale in battuto di cemento con cordoli laterali in elementi precompressi, con struttura portante in legno, realizzato sul demanio marittimo e finalizzato a congiungere la spiaggia con una proprietà privata. Nel 2005, si procedeva al dissequestro dell’area in esecuzione al provvedimento emesso dal giudice monocratico del Tribunale di Salerno, mentre nel 2007 il comune di Capaccio procedeva alla demolizione d’ufficio delle suddette opere.
Il sopralluogo effettuato il 22 luglio scorso, però, ha consentito di accertare la realizzazione di opere edili abusive di recentissima realizzazione: in sostanza, è stato realizzato nuovamente un viale simile a quello realizzato all’epoca, con piano di calpestio in manto erboso coperto da un pergolato, con tanto di impianto di illuminazione e di irrigazione, nonché una tettoia ed un cancello a protezione della proprietà privata, ovvero tutte opere abusive in aree demaniali marittime. Il viale, così come realizzato, costituisce di fatto il prolungamento di un viale privato già esistente, asfaltato ed illuminato, utilizzato come collegamento tra la proprietà privata ed il demanio marittimo a beneficio dei proprietari degli immobili di un parco privato ivi realizzato. Le sei persone risultate proprietarie degli immobili, M.A. di Boscotrecase, C.D. di Altavilla Silentina, D.O. di Salerno, P.A. di Pompei, R.S. di Avellino e C.L. di Cuneo, sono state tutte denunciate.
Accertato che le opere su area demaniale sono state realizzate senza titolo e considerata la necessità di ripristinare la libera fruibilità della stessa, la polizia locale ha provveduto, con l’ausilio degli operai della società “Paestum Servizi Srl” del Comune di Capaccio, al ripristino dello stato dei luoghi mediante la rimozione di tutte le opere, convenientemente sequestrate.
©Riproduzione riservata