“Andate Tutti Affanculo”: il verbo degli Zen Circus ad Agropoli
| di Giuseppe GalatoReduci dal successo di album come “Villa Inferno” e “Andate Tutti Affanculo”, acclamati come una delle migliori live band italiane, gli Zen Circus sono pronti per un live nel Cilento, il 13 Agosto ad Agropoli in occasione dell’Indie Mon Amour, festival organizzato dall’associazione Cantiere Sonoro e che vedrà suonare accanto ai cantautori Punk pisani anche i Criminal Jokers (prodotti dagli stessi Zen Circus) ed i Maybe I’m.
In occasione di questa data abbiamo avuto modo di fare qualche domanda ad Andrea Appino, chitarrista e voce degli Zen Circus:
D: Avete suonato svariate volte a Salerno e provincia, ma mai nel Cilento. Ci siete mai stati in veste di vacanzieri e come vedete in generale la condizione campana?
R: No, il Cilento ci manca. Ma la Campania la conosciamo bene. La situazione è la solita, più accentuata certo, di tutto questo paese chiamato Italia: grandi possibilità buttate al macero. Soprattutto pensando alla vostra terra: il più ricco orto della penisola, fecondo e generoso. Stuprato dall’ignoranza e dalla povertà da essa generata. Ricchezza buttata al vento, al solito. Ma come in altri luoghi “duri” le teste pensanti e pulsanti non mancano e molto spesso spiccano.
D: È passato quasi un anno dall’uscita di “Andate Tutti Affanculo”. Avete già nuovo materiale pronto?
R: Canzoni molte, prove poche a causa dei tantissimi concerti. Ma c’è uno studio fissato a Gennaio 2011…
D: Siete partiti dal Punk dalle tinte Folk, avete toccato la Psichedelia, la New Wave, il cantautorato di matrice ’60 a tratti alla Rino Gaetano a tratti alla Rolling Stone: cosa ci riserva il futuro degli Zen Circus?
R: Lo scopriremo anche noi strada facendo, le nostre mutazioni sono si ragionate ma di certo non studiate a tavolino.
D: Fra le collaborazioni più “dirette” che avete avuto c’è quella con Nada (senza dimenticare quelle con Brian Ritchie, Kim e Kelley Deal, Davide Toffolo, Giorgio Canali), la cui voce spicca in “Vuoti A Perdere”. So che Appino e Karim stanno lavorando al suo ultimo album. Com’è nata questa collaborazione? E sarà presente Nada nella vostra tappa di Agropoli all’Indie Mon Amour?
R: Nada purtroppo non può seguirci ad ogni concerto, capita di quando in quando in situazioni che lo rendono possibile. Con lei la collaborazione è nata come tutte le altre: affinità elettive. Non c’è un motivo ne tantomeno un metodo, a suon di girare l’Italia ti capita di incontrare tuoi simili.
D: Agropoli è la cittadina da cui provengono gli …A Toys Orchestra, un’altra di quelle band che da qualche anno sta facendo parlare molto di sé. Cose ne pensate di loro e quali altre band italiane vale la pena ascoltare oggi?
R: I Toys sono attualmente il gruppo preferito di mia madre, ti dico solo questo. Sono una potenza dal vivo e spero che riescano nell’impresa titanica di esportare il rock “Italiano” da questo -bello quanto angusto- stivale. I numeri ce li avrebbero tutti, come altre band Italiane che adoriamo, ma se non ci credono per primi gli Italiani stessi perché dovrebbe crederci il resto del mondo? Altre band? Mille: Buzz Aldrin, Criminal Jokers, Teatro Degli Orrori, Pan Del Diavolo, Mariposa e Alessando Fiori, Tre Allegri, Uochi Toki … dai, una lista esaustiva sarebbe impossibile. Chi è curioso e ha voglia di girarsi attorno non ha problemi ad amare la scena italiana di oggi. E poi non scordiamoci una regola della musica: de gustibus.
D: Mi sono sempre chiesto se il fatto di far uscire “Andate Tutti Affanculo” l’11 Settembre sia stata una scelta o un caso.
R: Entrambe diciamo, avevamo tre scelte per la data d’uscita, quella ci sembrava perfetta.
D: Abdul come sta? Soprattutto nell’Italia degli ultimi periodi, un’Italia dal razzismo dilagante.
R: Abdul sbarca il lunario e si spera che mescoli il suo Dna con i e le “native” del luogo, per portare un po’ d’aria fresca in questa nazione che ha per troppo tempo figliato fra cugini.
D: Nei vostri brani e nei vostri live siete molto critici verso la classe politica italiana ma forse ancora di più verso le persone, il popolo, che si fa soggiogare dai politici: cosa vogliamo dire ai politici italiani ed ai loro “seguaci” che il più delle volte diventano dei semplici adulatori senza un vero pensiero critico?
R: Si vive per non troppi giorni, siamo in tanti e tutti con sogni, desideri e paure incastrati in una testa ed un corpo che provano ad andare avanti fra gravità, necessità e viltà. Che dire a costoro che citi sopra? Di provare ad essere curiosi? Curiosi di tutto, di tutti. Ma senza ficcare il naso nelle personalità altrui, solo nelle potenzialità. Lasciare si che le potenzialità si possano esprimere liberamente, che per quanto faccia paura, sarà il migliore investimento che si possa fare per il proprio futuro o quello dei propri figli, se si decide di generarli.
D: Siete molto critici anche nei confronti della religione: cosa vogliamo dire agli uomini di chiesa ed ai fedeli?
R: Dio non esiste, l’uomo finche respira si. Poi magari mi sbaglio, ma chiunque ha detto il contrario, volente o nolente, ha fatto danni. Quindi…
D: Immagino che a questo punto dell’intervista qualche lettore stia gridando allo scandalo: cosa vogliamo dire a queste persone?
R: Quello che diciamo quasi ad ogni concerto: se durante questo spettacolo abbiamo urtato la sensibilità di qualcuno, non ce ne frega niente. Rendiamo conto solo ed esclusivamente ai ragazzi ed alle ragazze che vengono ai nostri concerti, ma non farlo -intendo venire ai nostri concerti – è un diritto innegabile che mai ci sogneremmo di giudicare.
D: Siamo tutti “Gente Di Merda”?
R: Assolutamente no, altrimenti faremmo un altro mestiere. Quel brano vuole solo essere un urlo liberatorio e dissacrante. Una necessaria volgarità per rompere gli schemi canzone/poesia. Una vomitata ogni tanto pulisce le interiora.
D: Ad Agropoli apriranno il vostro concerto i Criminal Jokers, un’altra validissima band italiana prodotta dalla vostra IceForEveryone: avete intenzione di produrre anche altri gruppi in futuro e, se si, avete già selezionato qualcuno e secondo quali criteri?
R: Vedremo, può succedere domani o fra anni, non abbiamo fretta. Ho personalmente adocchiato tali Fast Animals & Slow Kids ad Italia Wave questa estate. Acerbi per ora, ma vediamo che succede a metterci un po’ le mani. Criteri di selezione? Solo due: spaccare dal vivo ed essere giovanissimi.
D: Volete aggiungere qualcosa? O, detta alla Marzullo, fatevi una domanda e datevi una risposta.
R: Niente che non abbiamo già detto o fatto, per ora.
D: L’intervista è finita: salutate i nostri lettori.
R: Andate in pace. A presto, non vi libererete tanto facilmente di noi.
Appino.
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