Anno giudiziario: Cilento tra mete preferite da latitanti
| di Luigi MartinoIl Cilento e il Vallo di Diano non sono proprio immuni dalla criminalità. Tutt’altro. E’ quanto emerge dalla relazione sull’amministrazione della giustizia nel distretto della Corte di Appello di Salerno. I dati, innanzitutto, rivelano che, al 30 novembre dello scorso anno, sono 353 i giorni di media per la definizione dei processi ordinari, 244 per i procedimenti a carico di minorenni, 312 per la Corte di Assise. La durata media del processo penale d’Appello, dunque, è inferiore alla media europea. Diminuiscono del 48,6% le sentenze di prescrizione dei reati in secondo grado, passando da 626 del 2016 alle 322 del 2019. L’inaugurazione dell’anno giudiziario, quest’anno, segna anche la prima cerimonia che si tiene nella nuova cittadella giudiziaria progettata da David Chipperfield. Qui, entro la fine del marzo prossimo, sara’ completato il trasferimento di tutti gli uffici giudiziari. La realizzazione dei nuovi edifici “ha permesso di porre fine alle locazioni passive con un risparmio di spesa pari a circa 250mila euro annui”, si legge nella relazione del presidente della Corte d’Appello, Iside Russo, che sottolinea come nei nuovi uffici sia presente un impianto fotovoltaico per la produzione di energia, “l’unico caso in Italia riguardante gli uffici giudiziari”. In Appello, e’ stato smaltito tutto l’arretrato civile previsto nel piano di gestione; infatti, la definizione da parte delle sezioni civili e’ pari al 135,7% dei procedimenti ultrabiennali. Quindi, delle 3.456 pendenze presenti al 31 dicembre 2018, ne restano 1.947 un anno dopo. Il tribunale per i Minorenni evidenzia l’incremento “significativo” degli arresti e delle misure cautelari. Sempre nel tribunali per i Minorennio, inoltre, aumentano i procedimenti penali per il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. “L’uso spasmodico fatto dai minori della rete, l’utilizzo dissennato dei social network per fare nuove conoscenze, l’esibizionismo giovanile unito all’incapacita’ di rendersi conto dei rischi del web” sono “i fattori posti a fondamento dei reati sessuali commessi dai minori che spesso non si rendono neanche conto del disvalore delle proprie azioni”, si legge nella relazione. E sono “particolarmente allarmanti” i fenomeni del bullismo e delle baby-gang.
Altri dettagli
La presenza della criminalità nel Salernitano divisa da Russo per macro-aree territoriali. Nell’agro nocerino sarnese prevalgono per numeri rapine, furti, truffe informatiche e spaccio di droga; a Salerno, nei Picentino, nella Valle dell’Irno e nella Piana del Sele si segnala “l’estrema fluidità degli equilibri e delle dinamiche dei vari gruppi criminali”; in costiera amalfitana, nel Cilento e nel Vallo di Diano, una “latente presenza di organizzazioni criminali attive nel settore degli appalti pubblici”. Il Cilento e il Vallo di Diano, in particolare, sono “luoghi preferiti di latitanza dei camorristici napoletani e casertani”. Li’, lo spaccio di droga e’ gestito da “consorterie ‘ndranghetiste”. Tuttavia, dalle relazioni delle forze dell’ordine, viene fuori “un affievolimento dell’effettiva operativita’ criminale dei clan, tanto da poter affermare che quelli dotati di concreta e costante operativita’ sono in numero inferiore rispetto a quelli censiti”. I dati statistici fotografano, poi, un aumento, nella fase delle indagini preliminari, di reati quali i maltrattamenti e lo stalking. “Ci auguriamo che con questo maggior numero di aule e con la rideterminazione della pianta organica, sono previsti 12 magistrati giudicanti e requirenti nel distretto di Salerno, se ci sara’ anche un ampliamento del personale amministrativo, potremo avere anche la possibilita’ di fare piu’ udienze”, spiega il presidente, a margine della cerimonia, rivendicando come “la Corte di Appello ha risultati di qualita’, anche i tribunali ma noi abbiamo documentato dei passi in avanti, grazie ai sacrifici e al senso di responsabilita’ dei presidenti e dei consiglieri della corte in una situazione un po’ diversa e meno grave di quella dei tribunali”.
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