Appalti pilotati, la Procura ha deciso: giudizio immediato per Franco Alfieri e altri indagati
| di Luigi MartinoLa Procura di Salerno, sotto la guida del procuratore capo Giuseppe Borrelli e del vicario Luigi Alberto Cannavale, ha disposto il giudizio immediato per Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, la sorella Elvira, gli imprenditori Alfonso D’Auria e Vittorio De Rosa, il tecnico comunale Carmine Greco e Andrea Campanile, membro dello staff di Alfieri.
La decisione arriva dopo gli arresti dei soggetti coinvolti, bypassando l’udienza preliminare. Una scelta che sottolinea la solidità degli elementi probatori raccolti dagli inquirenti.
Gli indagati sono accusati di aver manipolato le gare pubbliche relative alla gestione della pubblica illuminazione, favorendo presunti interessi dell’impresa riconducibile alla famiglia del sindaco Alfieri. Un’ipotesi che, se confermata, getterebbe un’ombra pesante sulla gestione delle risorse pubbliche e sulla trasparenza amministrativa del territorio.
L’inchiesta ha svelato, secondo gli investigatori, un presunto sistema di favoritismi e collusioni, che avrebbe alterato il corretto svolgimento delle gare pubbliche a vantaggio di determinati attori economici. Il caso ha già suscitato profonda indignazione nell’opinione pubblica locale, riaccendendo il dibattito sul fenomeno della corruzione nelle amministrazioni comunali.
La Procura di Salerno ha ribadito l’importanza di portare avanti il processo con rapidità per garantire giustizia e trasparenza. Nei prossimi giorni si attendono ulteriori sviluppi, mentre cresce l’attesa per le reazioni degli indagati e dei loro legali, che avranno ora il compito di preparare la difesa in vista del processo.
L’attenzione resta alta, non solo a Capaccio Paestum, ma in tutta la provincia di Salerno.
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