Appalti pulizia scuola, in Provincia tavolo tecnico: «Nessun lavoratore sia escluso»
| di Marianna ValloneIn tutta Italia sono previsti quattro giorni di mobilitazione a supporto della vertenza che coinvolge i 16mila lavoratrici e lavoratori degli Appalti Scuole (Ex Lsu e Appalti Storici), addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole statali italiane.
Per questo servizio è prevista l’internalizzazione, dal 1° gennaio 2020, ma il ritardo dell’uscita del Decreto attuativo rischia di trasformarsi in una vera emergenza sociale in mancanza di garanzie occupazionali per tutta la platea di lavoratori coinvolti, prevalentemente donne. Inoltre la bozza di Decreto Interministeriale ad oggi prevede 11.236 assunzioni dirette, paventando dunque una perdita occupazionale per 5mila lavoratori.
«Anche a casa nostra la Cgil Salerno lancia un appello al governo e al Miur regionale. In più qui i lavoratori del lotto 6 sono senza stipendio da oltre 6 mesi, in quanto non vengono pagati dal Consorzio Manital. Per cui oltre alla liquidazione degli stipendi sospesi, il sindacato chiede che nessuno delle lavoratrici e lavoratori resti escluso dalle assunzioni. – spiegano – La Provincia di Salerno, che di fatto non ha competenze sulla questione, oggi ha comunque voluto incontrare una delegazione di sindacalisti in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori per portare loro solidarietà e vicinanza in questo percorso di crisi lavorativa, e per cercare di individuare soluzioni idonee a dare continuità al servizio di pulizia nelle scuole e ad assicurare la tutela dell’occupazione e del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori, perché nessuno rimanga escluso».
Il consigliere provinciale delegato all’Edilizia Edilizia, Antonio Sagarese, incaricato dal presidente della Provincia di Salerno, Michele Strianese, ha ascoltato le istanze dei lavoratori. Dall’incontro è emersa la proposta condivisa di sollecitare un tavolo congiunto composto da Provincia di Salerno, Comune di Salerno, Prefettura, Regione Campania che segua la tematica in stretta sinergia con i parlamentari del territorio, al fine di poter dare risposte anche ai 5000 lavoratrici e lavoratori che rischiano di rimanere senza reddito e occupazione.
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