Appello alla ministra Cartabia per la riapertura del tribunale di Sala Consilina
| di Marianna ValloneL’appello, per la riapertura del tribunale di Sala Consilina, chiuso dal 2013, arriva dalla senatrice del Movimento 5 Stelle, Felicia Gaudiano. «Sono intervenuta oggi in aula al Senato per sottolineare alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia l’urgenza di intervenire sulla riforma della geografia giudiziaria. A distanza di quasi 10 anni dalla riforma del 2012 i prospettati vantaggi, in termini di contenimento della spesa pubblica e di razionalizzazione degli uffici, sono difficili da rintracciare. In realtà, a farne le spese in nome del risparmio sono stati il rispetto dei principi di prossimità e di uguaglianza nell’accesso alla tutela dei diritti».
«Nel concreto, in molti territori si è registrato un impoverimento in termini di servizi per le comunità e un aggravio di oneri per l’utenza. Si pensi a tutte quelle realtà che scontano difficoltà di collegamento, dovute ad esempio alla carenza di trasporti pubblici o di infrastrutture. Si pensi alle aree interne che pagano la lontananza dai grandi centri urbani in termini di distanza dai servizi. Sono esempi, quelli descritti, che mettono in luce gli aspetti più controversi della riforma della geografia giudiziaria e che portano ad auspicare che il Governo intervenga al più presto per rivedere le scelte del passato», prosegue Gaudiano.
«Un caso unico in Italia, che a mio parere richiede un intervento ancora più urgente, è quello del soppresso Tribunale di Sala Consilina. Lo storico tribunale del Vallo di Diano, in provincia di Salerno, vanta due primati negativi: E’ l’unico tribunale ad essere stato accorpato ad un tribunale più piccolo, sia in termini di carico di lavoro sia in termini di dipendenti, ed è l’unico tribunale ad essere stato accorpato ad un tribunale di un’altra regione, il tribunale di Lagonegro in Basilicata. La conseguenza è che cittadini e operatori sono costretti a recarsi in una regione diversa da quella di residenza e in secondo grado la competenza è della Corte d’appello di Potenza anziché di quella di Salerno», prosegue ancora Gaudiano.
«Mi auguro vivamente che il tema non passi in secondo piano e si trovi il modo e il tempo di affrontarlo al più presto. Lo chiedono a gran voce i cittadini e gli operatori del settore ai quali mi unisco nell’appello», conclude.
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