Apre a Pollica il primo “Sportello della Biodiversità” per coltivare i semi antichi
| di Antonio VuoloIn occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità 2023, il Comune di Pollica, che con le Terre della Dieta Mediterranea si candida a Città Creativa Unesco per la Gastronomia, avvia l’attivazione del primo “Sportello della Biodiversità”.
L’iniziativa nata da un’idea del Sindaco di Pollica, Stefano Pisani, si fonda sulla importante collaborazione tra Regione e il Coordinamento dei Piccoli Comuni di Anci Campania, per tutelare l’immenso patrimonio di biodiversità campano, dando l’opportunità ai cittadini che coltivano l’orto – pratica identitaria delle Terre della Dieta Mediterranea – di rimettere in coltura varietà antiche e dimenticate.
In via sperimentale, aprirà a Pollica il primo Sportello della Biodiversità. I cittadini che lo desiderano potranno richiedere direttamente e gratuitamente presso gli uffici comunali di Pollica e poi presso tutti i piccoli Comuni della Campania, i semi dimenticati della biodiversità del territorio, basterà compilare una semplice richiesta presso gli uffici comunali. Ai cittadini, agli agricoltori, viene chiesto un unico impegno: piantare e moltiplicare i semi della nostra biodiversità.
L’iniziativa finalizzata valorizzare e ampliare il lavoro di ricerca sviluppato da Regione Campania con il progetto ABC (Agro Biodiversità Campana) per il recupero dell’agro-biodiversità campana e condotto dal CREA, è anche uno strumento di tutela del patrimonio immateriale che appartiene a tutti noi, il progetto, che rappresenta una delle numerose iniziative messe in campo per tutelare la creatività e i saperi dalle origini millenarie.
«A Pollica, comunità emblematica della Dieta Mediterranea UNESCO – dice il sindaco Pisani – abbiamo già in passato attivato una campagna di piantumazione, distribuendo gratuitamente le antiche sementi di quei prodotti agricoli che contribuiscono a comporre lo stile di vita mediterraneo, ma questa volta vogliamo mettere in campo una vera e propria azione di sistema per la salvaguardia della biodiversità, offrendo a tutta la rete dei circa 350 Piccoli Comuni Anci Campania la possibilità di avvitare uno Sportello Comunale della Biodiversità. Questa sarà un’ulteriore occasione per contribuire a piantare (letteralmente) la storia, per disseminare la sostenibilità, e per custodire un sapere millenario che nutre l’uomo in modo sano, prendendosi cura dell’ecosistema che lo accoglie».
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