Aree interne, accordo tra i Parchi nazionali Pollino, Appennino lucano Val d’Agri-Lagonegrese e Cilento, Vallo di Diano e Alburni
| di Redazione
Una firma, tre territori, una sola direzione: quella del futuro. Nel corso del talk “Il Cicloturismo nei Parchi e nelle Riserve: un volàno di sviluppo sostenibile per le aree interne”, che si è svolto a Paestum durante l’Open Outdoor Experience, è stato siglato un accordo storico tra i tre grandi Parchi nazionali contermini del Sud Italia: il Parco del Pollino, quello dell’Appennino lucano Val d’Agri-Lagonegrese e il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Un’intesa che non si limita alle buone intenzioni: si tratta di una proposta operativa concreta, che mira a unire forze, strategie e visione per ripensare, finalmente, il sistema turistico delle aree interne di Calabria, Basilicata e Campania. Tre regioni, tre polmoni verdi del Paese, che decidono di uscire dal localismo e fare rete. I firmatari – Luigi Lirangi (Pollino), Antonio Tisci (Appennino Lucano) e Giuseppe Coccorullo (Cilento) – lo hanno detto chiaramente: servono azioni coordinate, serve comunicare in modo unitario, serve guardare oltre il confine amministrativo. L’obiettivo è costruire un’offerta turistica integrata, sostenibile, innovativa ma soprattutto coerente con le identità territoriali. La prima mossa? Promuovere i Cammini e le Ciclovie. Ed è qui che entra in scena la Ciclovia dei Parchi della Calabria, che da oggi è ufficialmente la prima in Italia ad avviare il processo di certificazione EuroVelo, la rete europea delle ciclovie di lunga percorrenza.
Un risultato importante, che arriva grazie alla sinergia tra Regione Calabria e Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), e che potrebbe presto rendere la ciclovia un’infrastruttura turistica riconosciuta a livello continentale. Una volta completata la valutazione tecnica da parte della European Cyclists’ Federation, la certificazione – valida per cinque anni – potrebbe essere il lasciapassare per attrarre migliaia di cicloturisti europei, aprendo un nuovo capitolo per l’economia delle aree interne, spesso marginalizzate ma ricchissime di natura, cultura e autenticità. “È un passo concreto verso un turismo che mette al centro i territori, le comunità e il paesaggio”, spiega il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. “Mettere in rete i Parchi significa rafforzare e offrire un’alternativa reale di sviluppo alle nostre aree interne. Il cicloturismo è solo l’inizio.”
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