Aree interne del Cilento pronte ad accogliere popolazioni vesuviano-flegree: se ne parla il 17 aprile
| di Antonio Vuolo
Il Presidente delle Aree Interne del Cilento, Girolamo Auricchio, ha inviato una comunicazione ai sindaci dei ventinove comuni dell’Associazione delle Valli del Cilento Interno al fine di rendere noto che, in apertura dell’Assemblea Plenaria convocata per il 17 aprile, si terrà un incontro con tre professionisti attivamente impegnati nella definizione di una proposta legislativa strategica per il territorio. Si tratta dell’avvocato Roberto Tucillo, dell’ingegnere Gaetano Criscuolo e dell’avvocato Giuseppe Lanocita che sanno lavorando alla stesura della Proposta di Legge n. 1960 – XIX Legislatura, attualmente in discussione presso la Camera dei Deputati, finalizzata alla riqualificazione e al ripopolamento delle aree interne.
La proposta si fonda su un modello di trasferimento, mirato e programmato, dei residente delle Aree Flegree e della Zona Rossa del Vesuvio verso territori dell’entroterra campano, con particolare attenzione alle zone a bassa densità demografica e già inserite in percorsi di strategia territoriale
I Sindaci dell’Area “Cilento Interno”, alla luce dello sciame sismico che sta interessando le popolazioni vesuviane e flegree, hanno manifestato la disponibilità a valutare l’ipotesi del trasferimento graduale ed organizzato di nuclei familiari provenienti da quei territori.
I professionisti illustreranno agli amministratori le modalità di svolgimento dell’operazione di trasferimento, i criteri per l’individuazione dei beneficiari, le fasi di attuazione previste, nonché le opportunità di finanziamento e accompagnamento per i Comuni aderenti.
Per i 29 Comuni dell’Area Interna “Cilento Interno” è stata predisposta una proposta operativa di accoglienza diffusa, che si pone non solo come misura di risposta all’attuale emergenza sismico-vulcanica, ma come occasione di rigenerazione territoriale.
Tra gli obiettivi principali dell’iniziativa vi è la messa in sicurezza delle popolazioni flegree attraverso soluzioni abitative temporanee o semi-stabili; la valorizzazione del patrimonio immobiliare, pubblico e privato, dismesso; la creazione di percorsi di inclusione sociale, lavorativa e comunitaria per i cittadini accolti; l’attivazione di progetti pilota nei settori agricolo, artigianale e turistico, in linea con la Strategia d’Area 2021-2027 in cui tali punti sono stati inseriti.
Lo scopo è quello di sostenere le popolazioni vesuviane e flegree e di ripopolare le Aree Interne, piene di risorse, ma con un tasso di emigrazione altissimo. Accogliere persone nell’entroterra cilentano permetterebbe un ripopolamento delle scuole e permetterebbe alle attività dei borghi, come minimarket, forni, bar, di avere più utenti.
A tal fine, nella Strategia, i Sindaci dell’Area hanno espresso anche la disponibilità ad avviare una fase di concertazione con la Regione Campania e il Dipartimento di Protezione Civile, finalizzata alla costituzione di un Tavolo Tecnico per pianificare in tempi brevi l’accoglienza e successivamente elaborare un piano di medio-lungo periodo che consenta di garantire una risposta definitiva alla problematica vesuviana.
«Si tratta di un momento cruciale di confronto e di condivisione, volto a delineare il ruolo strategico che il nostro territorio può assumere nella gestione preventiva del rischio vulcanico e nel rilancio delle Aree Interne su tutti i livelli. E’ un’opportunità che, avendo dei risvolti positivi sia per gli abitanti delle aree vesuviano-flegree, sia per gli abitanti delle Aree Interne del Cilento, dobbiamo cogliere, per questo è fondamentale la partecipazione e l’attenzione sul tema da parte di tutti» ha affermato il Presidente Auricchio.
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