“Armi” in auto, assolti tre allevatori di San Giovanni a Piro
| di Maria Emilia CobucciAssolti con formula piena, in quanto il fatto non sussiste, dall’accusa di porto abusivo di armi atte ad offendere. È quanto stabilito con sentenza definitiva dal tribunale di Lagonegro, in composizione monocratica, a favore di tre persone residenti a San Giovanni a Piro, comune del Golfo di Policastro. I fatti in cui risultavano coinvolti un 56enne, un 29enne e un 30enne risalgono al 20 maggio del 2017 quando l’autovettura nella quale viaggiavano era stata sottoposta ad un controllo di routine a Morigerati, paese dell’entroterra cilentano, dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Sapri.
I militari nel corso dell’operazione aveva scoperto all’interno del cofano posteriore dell’auto Fiat Stilo un pugnale con manico di cuoio di circa 25 cm e una stecca di biliardo tagliata in punta lunga circa 80 cm. Inoltre I Carabinieri avevano proceduto anche ad una perquisizione personale dei passeggeri.
Il 56enne era stato trovato con un coltello di 19 cm mentre il 30 con due coltelli rispettivamente di 20 e 18 cm. Motivo per il quale da parte dei militari dell’Arma era scattato immediatamente il sequestro delle armi rinvenute e la denuncia in capo ai tre, indagati per porto abusivo fuori dalla propria abitazioni di armi atte ad offendere. I tre indagati difesi dagli avvocati Flavio Beati e Alfonso Lisanti, hanno dimostrato che si “accompagnavano con tali strumenti per un reale comprovato motivo: realizzare attività funzionali alla gestione degli animali presenti nelle montagne di Moliterno”. I tre indagati infatti al momento del fermo indossavano anche abiti da lavoro. Tutti e tre sono stati assolti con formula piena.
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