Arminio all’ombra della torre di Velia: «Nel Cilento il turismo della clemenza, visitate borghi abbandonati»

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Arminio all’ombra della torre di Velia: «Nel Cilento il turismo della clemenza, visitate borghi abbandonati»

Mezz’ora di ritardo e i lampi in lontananza che minacciano pioggia: Franco Arminio, poeta e paesologo, arriva nell’area archeologica di Velia in compagnia del sindaco di Pollica, Stefano Pisani, e di Sara Roversi, fondatrice del Future Food Institute. Ad attenderlo i coraggiosi che non si sono fatti intimorire dalle previsioni meteo e, infatti, hanno avuto ragione. Niente pioggia, ad accompagnare il poeta di Bisaccia, borgo in provincia di Avellino, una bella luna e un venticello piacevole.

«Recatevi nei borghi dell’entroterra cilentano, anche quando non ci sono eventi, non ci sono sagre, non ci sono appuntamenti – dice Arminio tra una poesia e l’altra – si chiama turismo della clemenza. Fate visita ai paesi, fermatevi a parlare con le vecchiette, sedetevi su una panchina e attendete le bellezze che si pareranno lungo il vostro cammino». Gli intermezzi musicali sono stati affidati ai figli, Livio e Manfredi.

Arminio ha letto i testi di alcuni suoi celebri volumi come ‘Cedi la strada agli alberi’, ‘Studi sull’amore’ e ‘Lettere a chi non c’era’. L’evento è voluto e promosso dalla Regione Campania e Scabec nell’ambito di Campania by Night, in collaborazione con il Parco Archeologico di Paestum e Velia e Future Food Institute.

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