Arrivano 3 nuovi magistrati al tribunale di Vallo della Lucania
| di RedazioneImportanti novità per il tribunale di Vallo della Lucania. Il palazzo di giustizia cilentano è stato riconosciuto sede disagiata con la conseguente assegnazione di tre nuovi giudici che saranno impegnati nel settore civile. Una boccata di ossigeno per la struttura giudiziaria alle prese con una grave carenza di personale. Solo una decina di giorni fa il presidente De Luca ha disposto con un decreto l’assegnazione di ulteriori funzioni ai giudici al momento in servizio che, sui dodici previsti in organico, sono attualmente solo sei, compreso il presidente ed il giudice del lavoro (che a fine anno sarà trasferita).
I tempi per l’arrivo dei tre nuovi magistrati non dovrebbero essere lunghissimi. Se le procedure concorsuali saranno avviate subito, dovrebbero insediarsi tra marzo e aprile del nuovo anno. Potranno chiedere l’assegnazione a Vallo solo magistrati già in servizio presso tribunali distanti dal centro cilentano almeno cento chilometri. I nuovi giudici dovranno rimanere a Vallo almeno quattro anni e verrà loro riconosciuta una indennità aggiuntiva rispetto allo stipendio ordinario.
«Apporteranno – dice il presidente De Luca – nel lavoro il frutto della loro già maturata esperienza nel settore civile più che mai necessaria rispetto alle circa 7.000 cause pendenti, la maggior parte delle quali da oltre tre anni. Insieme ai magistrati già in sede ed al presidente di sezione (posto che sarà coperto entro gennaio prossimo) speriamo di poter programmare un lavoro efficace almeno per i prossimi quattro anni».
Nel frattempo ci sono da fronteggiare le urgenze. «Lavoreremo con i magistrati in servizio, per quanto pochi, sia nel civile che nel penale, usufruendo da dicembre della applicazione di un magistrato civile proveniente dal tribunale di Salerno e da gennaio anche di un giudice del lavoro, ma è necessario che tutti siano consapevoli della situazione di emergenza». Utile sarà certamente la collaborazione degli avvocati che mai come in questo momento è necessario che svolgano un’attività di conciliazione, la più spinta possibile, anche attraverso un apposito organismo di conciliazione che il Consiglio dell’Ordine potrebbe costituire.
Dal canto loro gli avvocati sembrano intenzionati a chiedere alla Corte di Appello un aiuto maggiore, in termini di applicazione di magistrati da Salerno a Vallo, fino alla immissione in servizio di coloro che faranno domanda per la sede disagiata.
Sullo sfondo ritorna, con evidenza, la necessità di allargare i confini del Tribunale per aumentare il numero dei magistrati e far sì che le periodiche assenza non siano così catastrofiche.
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