Esasperatismo: Il Bidone, crogiolo alchemico di trasmutazione
| di Marisa Russo A VIBONATI (SA) NEL MUSEO Vicente Gerbase
COLLETTIVA DEL MOVIMENTO “ESASPERATISMO”
Venerdì 6 Agosto alle ore 18 nel Museo Vicente Gerbase a Vibonati (SA) si inaugurerà una Mostra Collettiva del Movimento “Esasperatismo”, visitabile sino al 13 agosto dalle ore 18 alle 24. Da Napoli città misteriosa dei contrasti è partito questo Movimento Artistico, fondato da Adolfo Giuliani, che ha come logo il dualistico Bidone crogiolo alchemico di trasmutazione, dall’immondizia, caos indifferenziato, alla Creatività
I vari punti del Manifesto dell’Esasperatismo mi stimolerebbero a scrivere a lungo, avendo poco spazio, mi soffermo con qualche riflessione particolare ed estraggo dal magico cilindro, ovvero dal logo scelto, il Bidone, uno tra i suoi tanti messaggi!!!
Uno dei motivi dichiarati dell’esasperazione raggiunta è “la scienza incontrollata”.
Quando la Scienza diviene incontrollata? Come coraggiosamente denuncia, con analisi anche del (suo) mondo Accademico, mio fratello, il Fisico Lucio Russo, Professore Ordinario di Storia della Scienza all’Università Tor Vergata di Roma, stimato ricercatore e scrittore di Saggi scientifici, la scienza diviene anche incontrollata e dilagano superficialità ed ignoranza, con tutti i mali consequenziali, quando si perde l’Unità della Cultura ( da “La Cultura Componibile-Dalla frammentazione alla disgregazione del sapere” Lucio Russo)!!! Non esiste attualmente Unità Culturale nei vari aspetti della scienza ed ancor maggiore è l’allontanamento di questa dalla filosofia, dagli studi umanistici, dall’arte, quindi da una conoscenza nella sua globalità, giungendo anche a ciò che Adolfo Giuliani definisce, nel Manifesto del Movimento, “scienza incontrollata” che perde il senso dell’umano!!!
Legittimo è quindi richiamare alla funzione dell’Arte nel cammino socio-culturale.
L’immaginazione è la sorgente della ragione” scrive Giacomo Leopardi nello Zibaldone, dopo tanti studi scientifici dedicandosi alla poesia, affermando l’importanza della Creatività in ogni processo anche scientifico! E’ un fondamentale riconoscimento del ruolo della facoltà inventiva , dell’immaginazione, in ogni ambito razionale!!! La conoscenza nel suo complesso deve molto alla facoltà creativa, come quella dell’Arte, che va stimolata e sostenuta, non solo come funzione estetica, ma in quanto portatrice di contenuti essenziali!
Intorno a profondi concetti simboleggiati dal Bidone, gli artisti devono meditare ed esprimersi, senza banalizzarlo in una forma esteriore di uso quotidiano!
Nella Mitologia Azteca, interessante insieme di conoscenze umane espresse in simboli, si venerava la Dea dell’Immondizia detta Tlaelquani o Tlazolteoti, divoratrice dello “sporco” materiale e spirituale.
Ben coscienti dell’importanza di trasmutare in positivo l’inevitabile ”immondizia” in senso ampio, la Dea era anche considerata la Patrona della Fertilità, della Creatività!!! Forse almeno in parte inconsapevolmente, Alfonso Giuliani ha proposto tale metamorfosi, invitando ad “immergere” le sporche problematiche attuali in quel Bidone, crogiolo alchemico, per trasformarle in creatività, in opere Artistiche. Il Caos che precede ogni processo creativo, matrice originaria, potenzialità da cui deriva ogni cosa, il caos più malefico e sporco dà origine a messaggi artistici che possono essere di grande validità. Questa felice idea, protetta da un alone di inconsapevole antico mistero, ha così ottenuto un notevole, meritato successo.
L’esasperazione diventata un movimento Artistico, l’Esasperatismo, è quindi denuncia, ma ancor più, con questo contenitore alchemico che ne è emblema, il Bidone, diviene invito all’Arte ed al suo valore di magico mezzo di trasmutazione per una migliore qualità di vita. !
Non si stabiliscono canoni estetici, né linguaggi espressivi particolari, ma si invita alla meditazione, alla trasmutazione, al prevalere del contenuto.
E’ da Napoli che questo Bidone alchemico viene offerto a tutto il Mondo, da Napoli città dai tanti contrasti, tra Monte e Mare, che genera temperamenti focosi, vulcanici o capaci dell’abbandono nelle acque cullanti,…sino a raggiungere l’apatia!!! Il richiamo parte da Napoli, paese dal caos dei rifiuti e dalla grande creatività, dalla violenza diffusa, ma anche dell’amore cantato in una melodia struggente ed ineguagliabile, città travagliata da mancanza di legalità, ma capace di difendere leggi naturali del valore della famiglia, dove si vive alla giornata eppure si è proiettati in un oltre in una visione di una forte religiosità, dove a volte sembra che non si crede a nulla e, contemporaneamente, si crede con forza al valore di un amuleto, di un rito, dove troppo spesso sembra non si rispettino gli individui, ma dove forte è il culto dei morti, dove sembra essere assente il senso sociale, ma dove si comunica con faciltà ovunque, tanto che la comunicazione orale sostituisce spesso anche la mancanza di idonei tableaux assenti o distrutti, città sofferta e sofferente, ma dove, all’improvviso, si è coinvolti in un’allegria prorompente, dove rischi di perdere tutto o di avere un atto di generosità impensabile!!!
Da questa discussa, magnetica e contrastante città, l’Esasperatismo giunge anche nel magico Cilento con il suo contrastante, dualistico Bidone dalla grande Alchimia!!!
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