Rofrano Come Rovereto
| di Giuseppe GalatoGià avevamo parlato in passato di Antonio Balbi, pittore cilentano originario di Roccagloriosa.
E già avevamo accennato al progetto portato avanti da Toni Viterale, giovanissimo sindaco di Rofrano, per la promozione e la valorizzazione del centro multifunzionale giovanile e potenziare la gamma dei servizi rivolti ai giovani grazie all’ausilio di giovani volontari provenienti da diverse parti del mondo (Corea del Sud, Giappone, Francia, Repubblica Ceca, Russia).
Queste due personalità si incontrano all’interno del progetto grazie ad una mostra allestita all’interno del centro multifunzionale di Rofrano a cura di Antonio Balbi denominata "Rofrano Come Rovereto": "Raccontare il mio incontro con Antonio Balbi e la sua arte – racconta Toni Viterale – è storia surreale e magica, una tempesta di vita dal quale sono stato investito in una mattina di inizio estate. Il maestro è incarnazione di talento, umiltà, spontaneità. Mi ha affascinato la sua disponibilità a costruire e realizzare il suo progetto a Rofrano, a testimonianza della considerazione e dell’amore nutrito nei confronti di un territorio e delle sue comunità. Uno spirito vivo e globale, visionario ed originale come la sua arte. Che riesce ad esprimere non solo sulla tela, ma nel grande palcoscenico della vita e della storia, attraverso iniziative e progetti notevoli. Rofrano come Rovereto è il suo sogno contagioso. Un sogno che si sta facendo realtà, secondo la declinazione di un campo di volontariato internazionale, che consegnerà ai giovani e ai posteri, insieme alla gloria del maestro, una dote umana ed artistica straordinaria".
"La mia arte – commenta Balbi – è stata definita da autorevoli commentatori poesia visiva. La mia origine cilentana, intrisa di “xenia” – inclinazione all’accoglienza e all’interculturalità – mi induce a considerare ogni parte del mondo la stanza di una medesima casa da abitare e riscoprire ogni volta, alla ricerca di stimoli e suggestioni, ma soprattutto di contatti umani".
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