Torniamo al baratto!
| di Giuseppe GalatoDa un’idea di Simonetta Cirella nasce il progetto Nundinae, un mercatino di scambio e baratto che vuole riqualificare e potenziare l’economia dell’area interna valorizzando le risorse locali e i mestieri antichi.
IL PROGETTO
Il progetto Nundinae è nato da un’idea di Simonetta Cirella nell’intento di ricreare un’attività economica anche di interesse turistico legata alla storia del proprio paese, questo evento è stato patrocinato dal Comune di Perdifumo e dalla Fondazione G.B. VICO, l’ente Parco.
Nundinae è un mercatino di scambio e baratto che vuole riqualificare e potenziare l’economia dell’area interna valorizzando le risorse locali
Questa manifestazione ha come oggetto la commercializzazione dei prodotti usati, la promozione dei prodotti tipici e la riscoperta degl’antichi mestieri.
Nundinae ha una funzione sociale tra abitanti, espositori, visitatori e turisti per un risultato di aggregazione finalizzata alla crescita del territorio in un progetto sinergetico.
Questo progetto è destinato a creare occupazione durevole, un polo di attrazione turistica, di didattica per le scuole ed è solo un punto di partenza ma che può sviluppare altre possibilità coinvolgendo enti culturali, enti pubblici, associazioni, scambi internazionali.
Inoltre si vuole tutelare e valorizzare ogni risorsa umana inserendo attività diversificate proponendo un calendario pianificato per tutto l’anno e l’obiettivo è di integrare la durabilità i tutti i suoi aspetti
La prima edizione dell’evento è stata proposta l’anno scorso, nel 2010 con l’aiuto attivo della Fondazione G.B. VICO, tutti i mestieri antichi sono stati rappresentati, i scalpellini, i bottai, i cestai, i maestri di ferro battuto e radica d’ulivo, i saponari, le lavoratrici di ricamo, i ceramisti ecc…
Tutti questi mestieri stanno scomparendo, nell’ultimo decennio la produzione artigianale si è dimezzata e questo causa un danno culturale incalcolabile, priva inoltre il passaggio di queste tradizioni alle generazioni future provocando danni economici nel tessuto sociale delle nostre zone.. Pensare che tutto questo potrebbe diventare un’attrazione turistica!!!
Nundinae non ha voluto fare un museo di questi antichi mestieri ma è una mostra “viva” per la sopravvivenza della memoria storica e la continuità e la salvaguardia delle competenze.
Quest’anno la seconda edizione è prevista il 10 aprile 2011 dalle 8 alle 13 con l’inaugurazione e l’aperitivo dell’amicizia a base di ottimo vino e tartine di pane caldo spalmate con la mousse di cipolla di Vatolla, altro prodotto rinomato della zona.
L’ideologia di Nundinae è anche collocata ad una visione di salvaguardia dell’ambiente per cui tutti gli oggetti usati e reciclati possono essere rivenduti contribuendo quindi a ridare vita ad un oggetto e producendo meno rifiuti.
Nundinae è un mercatino che ha tutte le caratteristiche per essere un mercatino di energia grigia
Cosa significa? L’energia grigia è l’energia nascosta in un prodotto ed è legata al ciclo vitale dell’oggetto, più a lungo ci serviamo di un oggetto più sfruttiamo l’energia grigia.
Questi sono i concetti essenziali di questa manifestazione che quest’anno si vuole ancora più equo solidale e molto più concentrata sul “il trasmettere il messaggio culturale”.
Il mestiere del bottaio è ormai scomparso. Era una vera arte: le doghe di legno, accuratamente preparate, venivano curvate con il fuoco e veniva preparato il corpo della botte. Lateralmente, robusti cerchi in ferro, preparati dal fabbro, stringevano le assi delle doghe, e cosi la botte, assumeva la sua forma panciuta.
I saponari passavano di casa in casa raccogliendo oggetti vecchi di cui la gente voleva disfarsi o vecchia mobilia, anche se in cattive condizioni. In cambio il saponaro non rendeva denaro, ma pezzi di sapone, da cui deriva il nome.
Dato il costo relativamente basso dell’attrezzatura, a fare ceste non sono solo i cestai ma anche diversi contadini, i quali durante la stagione invernale non avevano lavori agricoli urgenti: fabbricavanoper leproprie necessità e, a volte, anche su ordinazione.
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