Ascea, il “poeta ingegnere” Michele Savino premiato alla Scuola autori di Mogol
| di Marianna ValloneSoddisfazione per Michele Savino, il “Poeta Ingegnere” di Catona di Ascea, selezionato tra oltre 750 autori di poesie e canzoni tra i finalisti della “VII edizione del Premio nazionale CET della Scuola Autori di Mogol” con il componimento “Sul treno”, che sarà incluso nell’antologia del Premio. Appassionato di musica e scrittura, il poeta cilentano ha costituito, insieme a musicisti professionisti, un gruppo musicale da anni attivo nell’hinterland salernitano, proponendo un viaggio nella musica italiana d’autore. Per le sue poesie ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali, sia in lingua che in vernacolo.
Nel mese di novembre ha conseguito due grandi successi: 1° posto ex aequo al XI Concorso Nazionale Sinfonia Dialettale indetto dall’Associazione Culturale “Il Faro” di Roma, votata al recupero e alla valorizzazione dei Dialetti d’Italia, cultura e tradizioni con Presidente e fondatrice la poetessa e scrittrice Daniela Moreschini. La poesia “I mmano ri papà” è stata inserita nell’omonima antologia della casa editrice “Il Faro”. Poi è risultato finalista alla “VII edizione del Premio Nazionale CET della Scuola Autori di Mogol”. Il Premio è stato organizzato dalla casa editrice Aletti in collaborazione con il Cet (Centro Europeo Toscolano), associazione no-profit fondata da Giulio Rapetti, in arte Mogol, il più grande e importante autore italiano di testi di canzoni. Come finalista, Michele Savino, sabato 23 novembre scorso, è stato invitato a leggere il componimento davanti a una giuria tecnica e popolare, con Mogol Presidente, presso la Scuola Cet ad Avigliano Umbro dove il celebre paroliere vive.
La Scuola Cet, fondata nel 1992, è divenuta importante punto di riferimento per artisti emergenti nel campo della musica pop e della poesia ed è stata riconosciuta come Centro di Interesse Pubblico dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Alla cerimonia di consegna dei premi agli artisti finalisti, provenienti da tutta Italia, erano presenti Mogol e Giuseppe Aletti, poeta ed editore. Alla fine della premiazione, Mogol ha messo al servizio di tutti, decenni di studi, riflessioni, cultura ed esperienze di vita, attraverso il seminario svoltosi nel suo teatro. Prima di concludere l’incontro l’atmosfera è diventata carica di emozioni con l’ascolto di alcuni capolavori (Emozioni, Il mio canto libero, Mediterraneo, L’arcobaleno) scritti proprio dal grande paroliere.
«È stata un‘esperienza straordinaria – afferma Michele Savino – per la crescita personale e artistica. Aver incontrato personalità di spicco del mondo della cultura e della musica mi ha permesso di acquisire nuove conoscenze e nuove ispirazioni. Orgogliosissimo di aver portato una poesia in dialetto cilentano ad un concorso nazionale e di averla fatta ascoltare ad altri autori e alla straordinaria giuria che, comprendendo l’emozione, il legame e la gratitudine verso la mia famiglia e la mia terra, mi ha proclamato vincitore».
«Grazie al concorso organizzato dall’Aletti Editore -prosegue il poeta cilentano- ho avuto la possibilità di esaudire un mio grande desiderio: poter conoscere e stringere la mano al Maestro Mogol e ricevere preziose indicazioni che mi aiuteranno nel mio percorso formativo poetico e musicale».
«Sono entusiasta al solo pensiero – afferma il sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo – che la nostra terra, giorno dopo giorno, possa esprimere giovani talenti nel campo dell’arte, della cultura, della musica. La sensibilità artistica e l’intuizione poetica di Michele Savino, da sempre legato alle stagioni della vita e del mondo contadino, rappresentano un punto di forza del nostro territorio, che partendo da un’esperienza personale si apre al mondo della cultura e ne diventa protagonista».
©Riproduzione riservata