Promotori e denigratori
| di Redazionericeviamo e pubblichiamo integralmente:
Un turbamento avvilente ha pervaso nei giorni scorsi l’umore dell’Amministrazione comunale di Ascea a causa di quello che l’Amministrazione definisce “l’ennesimo attacco di denigrazione territoriale in preda a una sorta di sado-masochismo acuto”.
E tale è stato anche, e soprattutto, il turbamento del sindaco, Mario Rizzo, che, in un incontro informale con alcune parti economiche e sociali del Territorio, ha colto l’occasione per stigmatizzare l’ultimo episodio che definisce “ strumentale e dannoso per l’immagine del Territorio”.
L’episodio si riferisce ad un articolo-denuncia, corredato da alcune foto ed inviato a certa stampa e pubblicate anche su internet, con cui venivano evidenziati, nei pressi della scogliera, l’ammasso di un rifiuto ingombrante (!) e di materiale legnoso, misto ad alghe, depositato fatalmente sull’arenile dalle mareggiate dei giorni scorsi.
Tutto questo si evidenziava in stridente contrasto, a parere degli Amministratori, con quello che ha a che fare con la promozione e valorizzazione del territorio e con quanto divulgato a tutto il mondo nei mesi scorsi, con il potente mezzo della televisione, attraverso i canali della RAI.
E questo quando, ancora, non si è certo spenta l’eco dei trionfi televisivi scorsi, ovvero dei ripetuti successi riportati da Ascea durante l’inverno e la primavera scorse nella popolare trasmissione “ Mezzogiorno in Famiglia” in onda il sabato e la domenica su Rai Due, grazie ai quali per così tanto tempo, le immagini suggestive di Ascea, patrimonio dell’Unesco, sono entrate nelle case di tutto il mondo.
“L’articolo appare tanto più grottesco, – riferisce il Sindaco – se si considera che quel luogo della scogliera è ora di proprietà del Parco Nazionale del Cilento, perché fu “venduto” (!) dalla vecchia Amministrazione.
Ciò nonostante l’attenzione dell’Amministrazione attuale su tutta l’area non è mai mancata, né minimamente allentata, consapevole di cotanta eccellenza paesaggistica e naturalistica, meta turistica e patrimonio incommensurabile.
E proprio da ordinari controlli è scattato, e purtroppo non è la prima volta, il rilievo dei vigili urbani che ha portato al pronto intervento degli operatori ecologici del luogo, “ancor prima del tardivo ed incauto articolo”- precisa il primo cittadino.
E’ un bene che ognuno, nei limiti della legge, – continua il Sindaco – si senta, e lo sia realmente, sentinella, custode e testimone del proprio territorio, che sia anche solerte nel riferire, facendolo però “direttamente” alla Sede ed agli uffici comunali competenti e pronto anche ad intervenire, a interagire ed a fare il volontario, ma mai scadendo nell’opportunismo politico e nell’ipocrisia.
Ad ogni modo non sarà certo – questo il parere unanime dell’Amministrazione – una malaccorta e maldestra denuncia, a cancellare i secoli della storia ed il pensiero della filosofia Eleatica, né ad offuscare l’immagine complessiva di un paesaggio unico ed irripetibile, ma il vittimismo e la strumentalizzazione, tanto ,frequenti al Sud , come nel nostro Territorio, vanno individuati ed isolati perché ostacolano ogni buona intenzione e ne frenano il positivo sviluppo .
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