L’esempio della Pro-loco di Ascea seguito da tutti…o quasi

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L’esempio della Pro-loco di Ascea seguito da tutti…o quasi

La Pro-Loco di Ascea rinnova l’invito al tesseramento per l’anno 2011 attraverso un manifesto specifico e ricordando agli iscritti e ai futuri iscritti, che la scadenza delle iscrizioni è fissata per il 31 marzo 2011.
Nel Cilento questa buona abitudine di avvisare pubblicamente il rinnovo del tesseramento per l’iscrizione alla pro-loco di ciascun paese, sembra non prendere piede in alcuni Comuni. In taluni casi, il rinnovo delle tessere e l’ingresso di nuovi iscritti è quasi un affare esclusivamente interno e non rivolto alla popolazione. Questo perché? Il direttivo di una pro-loco che decide di non “pubblicizzare” più del dovuto l’eventuale tesseramento di persone esterne, presta molta attenzione nell’ostacolare l’ingresso di soggetti potenzialmente pericolosi, soggetti che forse non piegano la testa e che non vengono avvolti da un clima di sudditanza, in particolar modo nel periodo elettorale. Si cerca di far entrare gradualmente qualcuno, quasi fosse un regalo e non un diritto e prestando la solita costante attenzione sugli intrusi, un po’ come succede per gli immigrati clandestini in Italia; la differenza è che i nuovi iscritti di una pro-loco non sono clandestini né immigrati e che hanno pieno diritto di farne parte, senza per forza ricorrere ai servizi segreti per capire come e dove tesserarsi. Il problema di fondo di queste pro-loco, che per nostra fortuna sono in minoranza, è politico. L’ente turistico che dovrebbe tutelare gli interessi del proprio Comune, a volte si spinge oltre e si trasforma in una seconda piccola “Amministrazione” dove c’è un secondo sindaco e consiglieri “doppioni” che casualmente fanno parte anche dell’Amministrazione comunale, quella vera. Sulla base di quanto detto, la pro-loco di Ascea merita un particolare ringraziamento per la trasparenza e il “coraggio” dimostrato nel proporre l’iscrizione a nuovi membri , consapevoli del fatto che gli enti locali in generale sono a servizio dei cittadini e non il contrario.

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