Mozione del gruppo di minoranza del Comune di Ascea
| di Rosalia TancrediIl gruppo consiliare di minoranza del Comune di Ascea “Uniti per Ascea”, rappresentato da Pasquale D’Angiolillo, Marco Sansone e da Ferminio D’Agostino, ha chiesto al sindaco, Mario Rizzo di inserire tra gli argomenti all’ordine del giorno del primo Consiglio Comunale utile, una mozione avente per oggetto: «Iniziative di prevenzione e contrasto alle attività di vandalismo, delinquenza e criminalità e di sviluppo della cultura del “bene comune”, della legalità e della trasparenza – Impegno per il Comune di Ascea a costituirsi parte civile a tutela degli interessi dell’amministrazione e della collettività locale in eventuali procedimenti contro attività vandaliche, delinquenziali e criminali svolte in pregiudizio dell’Ente Comune, del territorio e della comunità di Ascea».
Tale mozione nasce dalla necessità di tutelare, proteggere, salvaguardare con azioni immediate il territorio comunale affinché non sia scenario di degrado culturale, di delinquenza e di criminalità, ma al contrario volano per la crescita collettiva, pilastro portante per lo sviluppo sostenibile e la pacifica e tranquilla convivenza dei cittadini.
I consiglieri, consapevoli che l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine deve essere affiancata da una forte iniziativa politica e culturale, che parte dal livello amministrativo locale, suggeriscono al gruppo di maggioranza di indirizzare anche il Comune di Ascea verso un programma volto a dare segnali concreti di impegno nella lotta e nel contrasto all’illegalità in tutte le sue forme.
La stessa Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), negli ultimi anni, ha più volte espresso il proprio impegno nella lotta alla criminalità organizzata e ha attivato al suo interno la Consulta Anci Giovane, che riunisce e rappresenta gli amministratori under 35 d’Italia, testimoniando così come i giovani amministratori oltre ad avere una partecipazione attiva all’interno della propria comunità, devono e vogliono avere un ruolo di primo piano nella lotta alle mafie.
In occasione della II assemblea Programmatica Nazionale di Anci Giovane, tenutasi a Taormina il 7/8 maggio 2010, la Consulta ha anche proposto ai Comuni italiani di schierarsi politicamente e con atti amministrativi proprio contro le mafie.
I giovani consiglieri asceoti vogliono dunque lavorare in questa ottica e intendono impegnarsi in attività strutturate per prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata, sostenere coloro che sono vittime del racket e dell’usura, reprimere le iniziative in danno dei beni pubblici e dell’ambiente, contrastare lo spaccio di droga, lo sfruttamento della prostituzione, il gioco d’azzardo e altre forme di criminalità che rimpinguano le casse delle organizzazioni malavitose.
“I fenomeni vandalici, delinquenziali e criminali che investono un comune penalizzano lo sviluppo dello stesso dal punto di vista sociale, economico e culturale e recano grave danno all’immagine stessa della comunità locale”, dichiarano i consiglieri, consapevoli che anche il ridente comune con le sue frazioni, che dalla collina degradano verso il mare, ha bisogno di azioni sistematiche e di impegno costante per bloccare la delinquenza e la criminalità.
Di seguito i punti fondamentali della mozione, già protocollata.
Il gruppo di minoranza “Uniti per Ascea” chiede al sindaco e alla giunta comunale di:
1.costituirsi parte civile a tutela degli interessi dell’amministrazione e della collettività locale in eventuali procedimenti contro attività vandaliche, delinquenziali e criminali svolte in pregiudizio dell’Ente Comune, del territorio e della comunità di Ascea, destinando l’eventuale risarcimento a un fondo da istituire nel bilancio comunale a sostegno delle iniziative e dei progetti di sviluppo della cultura del “bene comune”, della legalità e della trasparenza, anche in partenariato con istituzioni pubbliche e private, nonché in favore di vittime del racket e dell’usura e a supporto delle realtà associative locali impegnate in tale settore;
2.mettere in campo strumenti amministrativi per rafforzare la piena trasparenza delle procedure di appalto, attraverso la verifica accurata dei collegamenti diretti e indiretti tra aziende partecipanti alle gare e controlli sulle aziende subappaltatrici;
3.istituire un nucleo di Polizia Locale dedito in via esclusiva a prevenire e reprimere azioni in danno dei beni pubblici, dell’ambiente e, più ampiamente, del territorio, perseguendo lo sfruttamento illegale di manodopera nei cantieri;
4.utilizzare le prerogative assegnate ai Sindaci ed ai Comuni per iniziative, ispirate a principi di trasparenza e legalità, di contrasto a ogni forma di illecito, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, gioco d’azzardo e altre attività criminali utili a rimpinguare le casse delle organizzazioni malavitose;
5.attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri, campagne informative, percorsi culturali e sociali al fine di far maturare una nuova coscienza civica tra i più giovani;
6.promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale, incoraggiando il protagonismo dei giovani ed avvicinandoli alle istituzioni, riattivando i già istituiti “Consiglio Comunale dei Ragazzi” e “Forum dei Giovani”;
7.attivare una campagna d’informazione rivolta alla cittadinanza contro il racket e l’usura e gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai.
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