Assunta Esposito, la maestra di Paestum che racconta ai bimbi come aiutare il pianeta
| di Marianna ValloneAssunta Esposito, docente alle scuole Primarie di Capaccio Paestum, e scrittrice da sempre vicina alle problematiche ambientali. Già autrice di un saggio scientifico sull’ambiente rivolto ai bambini da dieci anni in su, da dicembre è in libreria con un libro pensato per i più piccoli che si intitola “Il Pianeta che vorrei…” (Atile Edizioni). E’ una raccolta di favole con una serie di attività didattiche collegate alle storie scritte, tutte tradotte in inglese, che possono essere approfondite e affrontate in classe. Energia, impianti fotovoltaici, eolico, flora e fauna, ecosistema, sostenibilità, riciclo dei rifiuti, sono alcuni dei temi trattati nel libri della docente residente ad Agropoli ma originaria di Capaccio Paestum dove insegna.
Il libro
«Volevo lasciare qualcosa alle nuove generazioni per contribuire a migliorare il nostro pianeta, perché bisogna formare nuove generazioni attente all’ambiente fin dai primi anni di vita, creare un umanesimo ecologico e uno spirito ecologico nei bambini. Solo così potremo avere futuri adulti migliori», racconta.
«Ho voluto fare di più rispetto a quello che faccio a scuola. In Campania siamo ancora un po’ indietro con il tema dell’ambiente. Nell’opera, invito i giovani lettori, ma non solo, a prendere coscienza della catastrofe ambientale che si sta consumando sotto I nostri occhi, che mostra cambiamenti senza precedenti del clima mondiale. – racconta Assunta Esposito – Bisogna agire subito coinvolgendo tutti, soprattutto i giovani di tutto il mondo, per creare qualcosa di concreto per il nostro Pianeta Terra, che è già in affanno. Sono convinta che la scuola abbia il dovere di affrontare questo fenomeno, deve informare e formare le nuove generazioni».
I piccoli studenti sono entusiasti. «Mi seguono con la bocca aperta, vorrei immortalare le loro espressioni. Sono curiosi e soprattutto molto sensibili al tema. Sono spugne, più sanno, più lavorano in laboratorio e più sapranno portare la teoria nelle pratiche quotidiane».
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