Atletica Agropoli, Camminare insieme e Gelbison insieme nel sociale
| di RedazioneAtletica Agropoli, Camminare insieme e Gelbison insieme nel sociale. Mercoledì scorso, presso lo stadio Raffaele Guariglia di Agropoli, si è tenuto un incontro tra Maurizio Puglisi, presidente della Gelbison, e l’associazione “Camminare Insieme”, presieduta da Cinzia Amatucci, che dal 2006 lavora per l’inclusione nel tessuto sociale di persone con difficoltà psicomotorie e, a partire da settembre 2023, anche sportive in collaborazione con l’Atletica Agropoli.
Puglisi ha dato la disponibilità nell’utilizzo dei locali situati all’interno dell’impianto sportivo, donando così all’associazione non solo una sede, ma anche un luogo dove poter organizzare le attività sociali presenti e future. «Sono infinitamente grata al presidente Puglisi per aver dimostrato la sua disponibilità. Grazie a lui, ad Angelo Palmieri e ad Aniello, potremo continuare a svolgere le nostre attività e portare avanti i nostri progetti», ha dichiarato a margine dell’incontro Cinzia Amatucci.
«Quando un’Associazione con tali valori chiama, è impossibile non offrire la propria disponibilità», ha detto Maurizio Puglisi. «Aggregazione e socializzazione, ottenute attraverso l’arte o lo sport, sono valori condivisi, ai quali la Gelbison deve ispirarsi. Sport e sociale devono camminare di pari passo? Assolutamente sì. Lo sport è vita e rappresenta un fondamentale strumento di contrasto alle devianze. Da qui l’idea del motto “Città Territorio”, mirando a creare una comunità e un’identità cilentana, riunendo tutte le piccole realtà e lavorando sul capitale umano per inviare un segnale forte ai politici: quello di migliorare le infrastrutture, dai trasporti alla rete internet, aspetti fondamentali per non rimanere isolati nel 2024», ha concluso il presidente della Gelbison.
«Un progetto anche targato Atletica Agropoli? Assolutamente sì!», interviene Angelo Palmieri. «A partire da Settembre, con la sezione di Atletica leggera e grazie al nostro tecnico di riferimento, Aniello Lerro, siamo riusciti a far svolgere attività motorie a questi ragazzi, fornendo loro anche dell’abbigliamento tecnico confortevole. Svilupperemo nuove strategie sperando di trasmettere ai nostri ragazzi e alla comunità valori importanti come l’inclusione».
«Non nego che l’inizio è stato difficile, ma giorno dopo giorno abbiamo visto miglioramenti evidenti. Si muovono in modo diverso, con accenni di salti e corsa. Peccato non aver iniziato prima, ma come si dice? Meglio tardi che mai!», ha aggiunto Aniello Lerro, tecnico di riferimento del progetto.
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