Aumento del turismo “domestico” di circa il 5%, Esposito: «Dato confortante»
| di Redazionedi Redazione
Arrivano i dati certificati Unioncamere. Confermate le previsioni di Assoturismo Confesercenti Provinciale di Salerno un aumento del Turismo “domestico” di circa il 5% in un contesto comunque di contrazione generale sia dal punto di vista delle “partenze” che della capacità di spesa pro capite delle famiglie. «Un dato confortante per il mese di Agosto e per la coda settembrina», dichiara il presidente provinciale Raffaele Esposito «che ha visto buoni numeri in termini di presenze lungo le maggiori destinazioni turistiche della provincia salernitana che seppur con una spesa bassa hanno evitato una catastrofe economica per il settore turistico». «Adesso, -rilancia il presidente Esposito – aspettiamo, da parte della amministrazioni locali, le convocazioni per le fasi di ascolto con le imprese turistiche al centro per concertare e condividere insieme le strategie da porre in essere per la prossima estate turistica al netto dell’epidemia sanitaria e della crisi economica in corso». Per quanto riguarda i proventi della bed tax, «come Assoturismo Confesercenti lavoreremo, visto che ci sono le condizioni di straordinarietà, per suggerire agli enti locali una ‘spesa’ intelligente a garanzia della sicurezza di ospiti ed imprese prevedendo magari anche una quota parte per l’abbattimento dei tributi locali per le imprese», conclude Esposito.
Solo il 60% degli italiani questa estate è andato in vacanza contro il 75% dello scorso anno. A frenare la voglia di svago di 6,5 milioni di nostri connazionali è stata la paura del contagio da Covid (che ha inciso nel 44,3% dei casi) o le difficoltà economiche (27%). Chi comunque ha fatto le valigie e si è ritagliato un periodo di break, ha scelto prima di tutto il mare e le bellezze di Puglia, Campania, Sicilia e Calabria. Un italiano su tre, però, ha “riscoperto” la varietà delle nostre aree interne, premiando l’offerta naturalistica e sportiva di Umbria, Abruzzo, Molise e Toscana. Ciò ha prodotto un aumento del 5% del turismo “domestico”, che però non è riuscito a ribaltare il bilancio comunque negativo della stagione estiva di un settore che, secondo le stime di Banca d’Italia, era arrivato a valere direttamente il 5% e indirettamente il 13% del PIL. A pesare, infatti, non è stato soltanto il crollo del turismo straniero, ma anche il calo della spesa pro capite dei turisti, che si sono spesso accontentati di soggiorni più brevi rispetto al passato.Questi sono i principali risultati di una ricerca sull’impatto dell’emergenza Covid sulle vacanze estive degli italiani nel 2020, realizzata da Unioncamere e Isnart su un campione rappresentativo della popolazione nazionale.
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