Autunno in Cilento tra cammini e trekking nella natura
| di Marianna ValloneIn fondo sono dichiarazioni d’amore, quelle che i viaggiatori fanno al Cilento quando lo percorrono a piedi. Affascinante tutto l’anno ma soprattutto tra settembre e ottobre, quando il sole tiepido colora il paesaggio con le sfumature del sole. Profumi di funghi e pini, tra muretti orlati di macchia mediterranea e vendemmia, fichi che pendono dolci dai rami, boschi e foglie che si accendono di giallo. La fine dell’estate, con temperature più miti, rende questa zona della Campania perfetta per immergersi nella natura, attraversare borghi antichi, scoprire paesaggi mozzafiato e, soprattutto, esplorare sentieri carichi di storia e spiritualità. Dai monti agli altopiani, dalle valli ai litorali, il territorio offre numerosi percorsi che uniscono sport, cultura e tradizioni.
Uno dei percorsi più suggestivi è il Cammino di San Nilo (foto dal sito), dedicato a San Nilo da Rossano, santo eremita che nacque proprio in questa zona. E’ un itinerario di circa 103 chilometri, suddiviso in 8 tappe che parte dal comune di Sapri e si snoda nel Basso Cilento fino ad arrivare a Palinuro, nel comune di Centola, attraversando borghi immersi nella natura del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, come Morigerati, Tortorella, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Torraca, Rofrano, Laurito, Montano Antilia, San Nazario e San Mauro la Bruca. Un cammino dai monti al mare, tra i boschi di faggio della montagna e i lecci e gli ulivi della macchia mediterranea, un itinerario religioso che ripercorre i sentieri che anticamente attraversarono i monaci italogreci, ed è dedicato al viaggio vocazionale intrapreso verso l’anno 940 dal giovane Nicola Maleinos, originario di Rossano Calabro, per ricevere l’abito monastico nel cenobio di San Nazario e assumere il nome Nilo. Un percorso che offre la possibilità di attraversare alcuni dei paesaggi più caratteristici del Cilento, tra uliveti secolari, colline dolci e panorami marini. Il cammino ha anche una forte componente spirituale e storica, con tappe presso antichi monasteri e chiese risalenti al Medioevo, che testimoniano il passato religioso di questo territorio.
Per chi cerca un percorso più breve e romantico, il Sentiero degli Innamorati ad Ascea è l’opzione perfetta. Lungo circa 2 chilometri prevede alcune salite importanti, di gradoni, e relative discese. La vista è da cartolina.
Un altro dei percorsi imperdibili è il Sentiero degli Infreschi e della Masseta, che collega Marina di Camerota alla spiaggia di Cala degli Infreschi, una delle baie più belle d’Italia. Questo cammino costiero di circa 8 chilometri attraversa una riserva naturale protetta e offre panorami mozzafiato sul Mar Tirreno. Il sentiero passa tra grotte, scogliere e antichi rifugi di pescatori, ed è perfetto per chi vuole combinare trekking e mare. Alla fine del percorso, i più avventurosi possono fare un tuffo nelle acque cristalline della cala.
Un’escursione da non perdere è tra le valli dei fiumi Tanagro, Calore e Sele, nei Monti Alburni, conosciuti come “Le Dolomiti del Sud”, per raggiungere il Monte Panormo, la vetta più alta, con i suoi 1742 metri. Si narra che il suo nome derivi dall’antica Palermo romana, “Panormus”, suggerendo che, dalla cima, si possa scorgere anche la città siciliana. Già Virgilio nelle sue Georgiche lo menzionava, sottolineando l’importanza di questo luogo nella cultura locale. Tante le associazioni di trekking a cui affidarsi per gli itinerari, tra queste: Outdoor Cilento, Geo Trek Paestum, Golfo Trek, Gazania e Cammini Bizantini e le sezioni locali del Cai.
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