Baia Infreschi Camerota, da oggi i turisti possono restare solo un’ora in spiaggia
| di RedazioneIl Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in data 17 luglio 2019, ha emanato un’ordinanza che riguarda la spiaggia di Porto Infreschi che ricade lungo la costa di Camerota. Tenuto conto che l’area di 641 metri quadrati ha un carico antropico di 9,5 persone per metro quadro, il carico antropico totale è di 67 persone che possono sostare sulla spiaggia della Baia che nel 2014 ha vinto il riconoscimento di spiaggia più bella d’Italia.
La spiaggia ricade nella zona B dell’area marina protetta omonima e, nel periodo estivo, è tra le spiagge più visitate del Sud Italia. L’ente Parco è gestore dell’area marina protetta e deve «garantire la tutela degli ecosistemi». Pertanto il Parco, in seguito alle sollecitazioni del sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta, e dell’assessore delegata all’Amp, Teresa Esposito, ordina che «dalla data di emanazione dell’ordinanza, i soggetti autorizzati ad esercitare attività di trasporto passeggeri, devono far sbarcare le persone trasportate nel tratto di arenile denominato ‘spiaggia degli Infreschi’ per un tempo massimo di un’ora, in relazione al carico antropico totale sostenibile della medesima spiaggia».
«Era opportuno preventivare un intervento di protezione e massima tutela di baia Infreschi, in via sperimentale, visto il massivo carico antropico che la spiaggia subisce nei mesi estivi, sia per l’immagine negativa che si stava dando che per la sicurezza. Infreschi è una vetrina del Comune di Camerota, già patrimonio Unesco e come tale va rispettata e valorizzata nel rispetto dell’ambiente e dell’immagine del Comune di Camerota» ha dichiarato l’assessore Esposito.
Sarà compito della capitaneria di porto dell’ufficio marittimo di Marina di Camerota, agli ordini del comandante Sandro Desiderio, far osservare le nuove disposizioni del Parco. In quell’area possono intervenire anche i carabinieri Forestali. Le violazioni della nuova ordinanza saranno punite ai sensi dell’art. 30 della legge 6.12.1991, n.394. L’ordinanza porta la firma del direttore del Parco, Romano Gregorio.
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