Balconica, il festival di musica, teatro e poesia che si fa dai balconi di Futani: appuntamento 5 e 6 ottobre
| di Marianna ValloneTorna l’appuntamento con Balconica, “il festival che si affaccia dai balconi”. Anche quest’anno, sabato 5 e domenica 6 ottobre, i balconi di Futani, nel Cilento, diventano palco per concerti, reading, performance teatrali, andando ad ospitare più di venti artisti fra musicisti, attori, pittori, fotografi.
«Balconica non è solo un festival, ma un evento culturale unico che unisce la storia e la tradizione del paese di Futani con l’arte e la musica contemporanea. Ogni anno, Futani, situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, si trasforma in un teatro a cielo aperto, dove i balconi delle case diventano palcoscenici per artisti provenienti da tutto il mondo. Il festival offre una fusione tra tradizione e innovazione, creando un dialogo tra il passato e il presente attraverso la musica, l’arte e la partecipazione attiva della comunità».
IL FESTIVAL
Nato nel 2014, Balconica, rappresenta una risposta concreta e creativa alla marginalità sociale e culturale che per troppo tempo ha caratterizzato Futani.Negli anni, il festival ha ospitato musicisti, attori, pittori e performer provenienti da diverse parti d’Italia e dell’Europa, creando un dialogo artistico che arricchisce sia gli artisti stessi che il pubblico. Questo scambio culturale è stato fondamentale per alimentare un clima di innovazione e sperimentazione, mantenendo il festival fresco e rilevante.L’esperienza culturale che offre Balconica è profondamente immersiva. Il festival non si limita a proporre spettacoli, ma crea un vero e proprio viaggio multisensoriale che coinvolge la musica, il teatro, le arti visive e la gastronomia. Ogni edizione di Balconica è pensata per essere unica e indimenticabile, offrendo ai partecipanti l’opportunità di vivere il paese di Futani in modo intenso e personale. Questo approccio ha contribuito a creare un evento che non è solo intrattenimento, ma anche un momento di riflessione e crescita culturale; il festival continua a evolversi, rimanendo fedele alla sua missione di promuovere il territorio, l’arte indipendente, la coesione sociale e la sostenibilità, offrendo al contempo un’esperienza culturale di alto livello.
Come in ogni edizione, i balconi del centro storico di Futani si trasformeranno in palcoscenici improvvisati, ospitando concerti di musica, spettacoli teatrali, performance di danza e tanto altro.
I balconi, con il loro fascino antico, diventano così il simbolo di una cultura che si affaccia verso il futuro, mantenendo un forte legame con le radici del passato.
Durante le due giornate saranno numerose le opportunità di apprendimento e crescita personale; i partecipanti potranno esplorare nuove forme di espressione, sviluppare abilità creative e acquisire competenze utili nel mondo contemporaneo. I laboratori proposti non solo arricchiranno il bagaglio culturale dei partecipanti, ma favoriranno anche il dialogo intergenerazionale e lo scambio di idee; verranno allestite mostre d’arte e fotografia, visite guidate ai luoghi di interesse storico-naturalistico, trekking, sessioni di yoga e tanto altro.
IL PROGRAMMA
Il programma del 5 ottobre propone un’immersione musicale variegata e intensa, con performance che spaziano tra generi e stili, dalle 19:00 fino alle 02:00. Si inizia con Alfonso Cheng e il suo progetto “Finferland”, una miscela di synthwave e post-punk che racconta la Campania con uno stile surreale. I Granato seguono con “Radici”, che combina rock, elettronica e progressive. Le Cleopatras portano la loro energia punk rock femminile, attive dal 1998 senza compromessi. Sabrina De Mitri esplora il connubio tra musica e arti visive, mentre i Psychopathic Romantics mescolano folk e psichedelia. Gli Hate Moss, duo italo-brasiliano, offrono un mix di elettronica e post-punk, seguito dal progetto elettronico e sperimentale di The Delay In The Universal Loop.
Proseguono The Avvocati, con un suono proto-punk, e MissUrti, che celebra la musica anni ’80 con le sue selezioni. Blak Saagan chiude la serata esplorando con la sua musica elettronica ambient il caso Moro del 1978. Inoltre, Progetto Nichel presenta “Memorie di una Gallina”, una riflessione tra realtà e finzione, mentre The Future Sound of Koyaanis Naqoy offre un’esplorazione sonora tra death ambient e noise.
Il 6 ottobre si apre con un’escursione nel Parco del Cilento e attività di yoga e calisthenics. Tra i laboratori per bambini e ragazzi spiccano quelli di storytelling digitale e pittura. La giornata continua con musica vintage selezionata da Tony Borlotti e performance live di Bobo Rondelli, Monica Attanasio e Antonio Calabrese, oltre a progetti sperimentali come One For Peace e Makardìa. Le mostre d’arte visiva completano l’esperienza, con esposizioni che spaziano dalla pittura materica alla street art. (Programma completo Facebook: http://facebook.com/balconicafestival)
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