Bandiera Blu, il Cilento si conferma regina d’Italia: 13 località premiate. Sapri esclusa
| di Luigi MartinoSono 13 le località Bandiera blu del Cilento: Agropoli, Ascea, Camerota, Capaccio, Casal Velino, Castellabate, Centola, Ispani, Montecorice, Pisciotta, Pollica, San Mauro Cilento e Vibonati. Sapri la grande esclusa. In provincia di Salerno solo Positano premiata con il vessillo al di fuori delle bandiere cilentane.
Miglior approdo
Al Cilento non solo le Bandiere Blu per le spiagge, il mare pulito e i servizi, ma vengono premiati anche gli approdi: Agropoli, Palinuro, Casal Velino e Acciaroli e Marina di Camerota.
Gli 81 approdi totali premiati, spiega Fee Italia, dimostrano che la portualità turistica ha consolidato le scelte di sostenibilità intraprese, rispondendo ai requisiti previsti per l’assegnazione internazionale, garantendo la qualità e la quantità dei servizi erogati nella piena compatibilità ambientale.
Quattordici le new entry in Italia
Entrano, fra le 14 novità, Ortona, Porto Sant’Elpidio, Lecce, Taormina e Borgio Verezzi. Escono invece in quattro: Ameglia e Taggia (in Liguria), Margherita di Savoia (Puglia) e Marciana Marina (Toscana). Sono i comuni che si danno il cambio nella nuova edizione delle Bandiere Blu, i riconoscimenti assegnati dalla ong Fee (Foundation for Environmental Education) ai comuni rivieraschi e agli approdi turistici che si distinguono per la qualità delle loro acque incrociata al livello dei servizi offerti a residenti e visitatori, analizzati tenendo conto di un gran numero di parametri. Anche per questa edizione, la numero 38, Repubblica dà conto in anteprima dei tratti di litorale (le bandiere vanno sì ai comuni ma riguardano solo specifiche spiagge e non l’interezza dei loro arenili) selezionati dalla giuria nazionale in base a 32 criteri molto dettagliati e aggiornati di anno in anno.
I numeri dell’edizione 2024
I numeri di quest’anno dicono che il vessillo potrà sventolare in 236 località rivierasche contro le 226 della scorsa edizione e in 81 approdi turistici (tre in meno del 2023). Nel complesso, questi 236 comuni mettono insieme 485 spiagge premiate (ogni località può comprendere più tratti Bandiera Blu ma, è bene ricordare, i comuni non possono piantare la bandiera su tutte le proprie spiagge), corrispondenti a circa l’11,5% di quelle insignite a livello mondiale.
I criteri di valutazione
Nel corso della cerimonia di premiazione alla sede del Cnr a Roma la Fee ha ricordato il perimetro delle valutazioni condotte dalla commissione, a cui hanno dato il contributo diversi enti istituzionali tra i quali i ministeri del Turismo, dell’agricoltura e dell’ambiente e della sicurezza energetica, l’Istituto superiore di sanità, gli ordini dei chimici e dei fisici, naturalmente il Consiglio nazionale delle ricerche e università come quella della Tuscia con il Laboratorio di ecologia marina e quella pe Stranieri di Perugia. A questi si aggiungono organismi privati quali i sindacati dei balneari (Sib-Confcommercio, Fiba e Confesercenti). La successiva approvazione da parte della giuria internazionale ha portato alle mappe finali, che possono essere esplorate in questa pagina per individuare comuni, approdi e singole spiagge, una bussola molto utile in vista della stagione estiva.
Come vengono assegnate
Per valutare la condizione delle acque la Fee considera quelle di balneazione classificate come eccellenti negli ultimi quattro anni, come stabilito dai risultati delle analisi effettuate dalle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente nell’ambito del Programma nazionale di monitoraggio condotto dal ministero della Salute. Sono poi i comuni a presentare questi risultati, a cui si aggiunge la valutazione sugli altri criteri del programma. Sono parametri che ruotano intorno alla gestione del territorio e all’educazione ambientale messe in atto dalle amministrazioni per proteggere l’ecosistema locale e promuovere il più possibile un turismo sostenibile.
La classifica per regioni
Venendo alla classifica per regioni, la Liguria segna due nuovi ingressi (Borgio Verezzi e Recco) ma perde le due bandiere già citate, confermando quindi 34 località. La Puglia sale a 24 riconoscimenti con tre nuovi comuni (Lecce, Manduria e Patù) e un’uscita (Margherita di Savoia). Seguono con 20 Bandiere la Campania e la Calabria, che ottengono entrambe un riconoscimento in più, rispettivamente Cellole e Parghelia. Con un nuovo ingresso (Porto Sant’Elpidio), le Marche ricevono 19 Bandiere Blu, mentre scende a 18 la Toscana che perde Marciana Marina.
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