Beatrice muore a 17 anni, lutto cittadino a Caselle in Pittari
| di Marianna ValloneBeatrice non ce l’ha fatta. Da quando, un anno fa un tumore l’ha colpita, la vita della piccola e dei suoi genitori è cambiata per sempre. Aveva solo 17 anni, Beatrice, ma ha lottato come un’adulta. Se n’è andata mercoledì pomeriggio lasciando Caselle in Pittari in un silenzio e in un dolore mai provati prima. Anche da bambina aveva sofferto a causa di una leucemia, ma era guarita. «Un sorriso indimenticabile», Beatrice è stata un dono per chiunque l’abbia conosciuta e vissuta.
«Quanti ricordi ci hai lasciato, frammenti preziosi che ti faranno essere sempre presente nei nostri pensieri. – scrive il sindaco Giampiero Nuzzo in una lunga e commovente lettera affidata ai social – Nella tua breve esistenza hai conosciuto la sofferenza nelle sue forme più atroci. Hai passato più tempo a lottare contro le avversità che un destino crudele ti aveva riservato piuttosto che a vivere una vita spensierata come quella di tutti i bambini e i ragazzi della tua età. Ma nella sofferenza, affrontata sempre con dignità e piglio combattivo e mai arrendevole, hai dimostrato, con il tuo indimenticabile sorriso che mai hai perso , di non essere come gli altri ragazzi. Come se avessi qualcosa di particolare e di speciale , qualcosa che ti rendesse diversa da tutti. Ed è questo che mi fa pensare che tu non appartieni a questa vita terrena perché appartieni ad un mondo migliore. Ecco perché io sono sicuro che ora il coro degli Angeli si arricchirà di una delle sue voci più belle: la tua», scrive Nuzzo.
È sua la firma sull’ordinanza che istituisce per oggi a Caselle in Pittari il lutto cittadino. Un segno di affetto e di rispetto per quella ragazza che se ne è andata troppo presto, per i giovani genitori e le piccole sorelline. Oggi bandiere a mezz’asta e sospensione delle attività dalle 8 in occasione dei funerali nella chiesa di San Rocco.
«Proteggici e veglia da lassù per tutti quanti noi, ci mancherai tanto ogni giorno ed ogni giorno dobbiamo fare in modo di perpetuare il tuo ricordo perché nessuno ti potrà mai dimenticare per come e quanto sei appartenuta un poco a chi ha avuto la fortuna di conoscerti e frequentarti. Oggi tutti quanti ci chiamiamo Donato e Marilena, i tuoi splendidi genitori , e siamo orgogliosi di avere una figlia stupenda ed unica di nome Beatrice. Ciao piccola, grande , unica, preziosa, cara Beatrice», scrive il sindaco. Ma è una susseguirsi di messaggi di condoglianze e cordoglio per la piccola e la sua famiglia.
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