Beni contesi a Santa Marina, Fortunato: «Comunità Montana bocciata». Speranza: «Decisione nell’udienza di ottobre 2023»
| di Maria Emilia Cobucci«Si conferma ancora una volta, la corretta azione amministrativa del Comune di Santa Marina, nell’applicazione del dettato normativo e delle regole di buon andamento della cosa pubblica. La Corte di Appello di Potenza, presieduta da Alberto Iannuzzi, in data 22.02.2022, ha nuovamente bocciato le istanze avanzate dalla Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo, nel ricorso per la sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza 475/2021 del Tribunale di Lagonegro con la quale, lo ricordiamo, è stata riconosciuta la piena titolarità di proprietario del Comune di Santa Marina dei beni già di proprietà Comunità Montana, definendole di non “apprezzabile rilevanza” e rinviando all’udienza del 17.10.2023 per la precisazione delle conclusioni. Con la competenza e la professionalità degli avvocati difensori Ciro Falanga e Cinzia Morello, che si ringrazia, ancora un traguardo importante è stato ottenuto per il definitivo disconoscimento delle pretese avanzate dalla Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo sui beni del Comune di Santa Marina». A comunicarlo è l’amministrazione comunale di Santa Marina guidata dal sindaco Giovanni Fortunato, in riferimento al caso di beni contesi tra il Comune di Santa Marina e la Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo. «E’ stato già richiesto con forza alla Corte dei Conti ed alle altre autorità competenti, la verifica della presenza dei presupposti per procedere al commissariamento dell’Ente Montano e l’individuazione di eventuali responsabilità contabili e penali dei propri funzionari ed amministratori», ha aggiunto Fortunato.
Non è mancata la replica del presidente della Comunità montana Bussento Lambro e Mingardo, Vincenzo Speranza. «Il Sindaco del Comune di Santa Marina usa toni trionfalistici per le proprie (ritenute) gesta e gratuitamente offensivi delle altrui professionalità e competenze. – spiega – Tocca dunque precisare che, nella circostanza, la Corte di Appello di Potenza, sulla base della delibazione tipica della fase cautelare, ha soltanto ritenuto che non vi fossero le condizioni per disporre il mantenimento del sequestro giudiziario, già oggetto di provvedimenti da parte del giudice di primo grado, e facendo espressamente salva “comunque, ogni decisione finale all’esito della causa”, lasciando impregiudicate le questioni di merito della controversia che saranno decise all’udienza di ottobre 2023. Nulla di più e nulla di meno. Nel frattempo attendiamo che il Comune di Santa Marina versi i tanti emolumenti che deve alla Comunità Montana, non solo per la gestione delle aree oggetto di causa, e, queste si, foriere di responsabilità erariale. Si tratta, in conclusione, di un passaggio processuale dovuto, che non ipoteca affatto l’esito della causa e men che meno incide sulla legge oggi vigente che il Sindaco dovrebbe ben conoscere», conclude Speranza.
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