Blitz antidroga Cilento: nomi arrestati. Si cerca una 30enne
| di RedazioneI carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania insieme ai colleghi del comando provinciale di Salerno sono sulle tracce di Chiara Donnabella, una pregiudicata di 30 anni che questa mattina non è stata rintracciata dalle forze dell’ordine nonostante su di lei penda una ordinanza di custodia cautelare in carcere. La giovane, infatti, è originaria di Agropoli ma residente a Capaccio. I militari l’hanno cercato ovunque lungo la piana del Sele, spingendosi fino a Battipaglia, ma di lei nessuna notizia. Doveva essere tra gli arrestati dell’operazione che è scattata all’alba nel Cilento e che ha visto la cattura di Manuel De Pascali, 30enne di Castelnuovo Cilento; Hamza Zaidi, marocchino 23enne residente a Castelnuovo Cilento; Daniele Tomasco, 45enne vallese residente a Casal Velino; Simone Di Arienzo, agropolese 24enne residente ad Omignano. I quattro italiani e il 23enne originario del Marocco, sono stati tutti trasferiti nel carcere di Vallo della Lucania.
La pista
Secondo alcune fonti molto vicine ad ambienti investigativi, Donnabella, già nota alla legge per reati di spaccio e coinvolta in due operazioni scattate rispettivamente nel 2013 e nel 2018, si troverebbe in Germania. I carabinieri avrebbero già aperto dei canali per fare maggiore chiarezza rispetto a questa ipotesi.
Gli altri indagati
Nell’inchiesta, condotta dalla procura vallese, sono indagati anche altre persone per le quali il gip ha disposto l’obbligo di dimora nei comuni di residenza. Si tratta di S.M.H., 34enne marocchino, R.C., 40enne residente a Castelnuovo Cilento, e R.M., anch’essi straniero residente a Capaccio
I particolari
L’indagine, affidata ai militari della compagnia di Vallo della Lucania, attualmente diretta dal capitano Annarita D’Ambrosio, è stata avviata dall’ex capitano della compagnia, Mennato Malgieri, dopo una normale attività di controllo nei pressi di un circolo ricreativo ed è durata diversi mesi. L’attenzione degli inquirenti si è focalizzata su quel ritrovo per i ragazzi, ora non più attivo, dove, secondo il procuratore capo Antonio Ricci, «i giovani trovavano, non soltanto piacere nella distrazione del gioco, ma anche la possibilità di acquistare sostanze stupefacenti». Per gli investigatori si tratta di «un duro colpo al fenomeno dello spaccio nel Cilento e una ventata di rassicurazione alla popolazione». Difatti, durante le indagini, oltre trenta riscontri hanno dato esito positivo portando al sequestro di circa 2 mila euro in contanti e di circa 7 chili di droga, come hashish, cocaina e marijuana. Sequestrati, inoltre, diversi bilancini di precisione.
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