Blitz dei carabinieri forestali: sequestrato impianto abusivo nel Parco del Cilento
| di Pasquale SorrentinoMaxi-operazione dei Carabinieri Forestali nel cuore del Parco Nazionale del Cilento: un impianto di produzione di conglomerati in calcestruzzo, realizzato in un’area protetta lungo il fiume Bussento, è stato posto sotto sequestro. L’operazione, frutto di un’attenta attività di monitoraggio, ha portato alla luce gravi violazioni ambientali.
L’intervento è stato condotto dai militari del Nucleo Carabinieri Parco di Morigerati e di Sanza, con il supporto del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano. Grazie a una ricognizione aerea, le forze dell’ordine hanno individuato, nel comune di Santa Marina, un impianto produttivo situato in un’area demaniale, a meno di 150 metri dalla sponda sinistra del fiume Bussento.
L’area, estesa su circa 15.000 metri quadrati, rientra in una zona di alto valore ecologico, ricompresa nel Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) “Basso corso del Fiume Alento” e sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici.
Gli accertamenti hanno rivelato che l’impianto operava privo delle necessarie autorizzazioni ambientali, tra cui l’autorizzazione paesaggistica e il nulla osta dell’Ente Parco. Alla luce delle irregolarità emerse, i Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro dell’intera area, comprese le opere e le infrastrutture presenti.
La Procura della Repubblica di Lagonegro, dopo aver analizzato le evidenze investigative, ha disposto l’esecuzione del sequestro preventivo, convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari. Il provvedimento è stato eseguito dai militari dell’Arma Forestale, ponendo fine a un’attività che avrebbe potuto compromettere l’equilibrio ecologico di un’area protetta.
L’operazione rappresenta un duro colpo contro l’abusivismo ambientale e conferma l’impegno delle forze dell’ordine nella salvaguardia del territorio.
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